Svelata la classifica dei migliori vivai. Nella “top 20” non figurano club italiani
Per il momento l'Italia rimane a guardare. Nonostante qualche piccolo e timido passo in avanti, fatto negli ultimi anni, il nostro calcio continua imperterrito a proseguire su una linea strategica che non premia a sufficienza il lavoro dei settori giovanili. A poche settimane di distanza dall'esordio del sedicenne Donnarumma, è stato il Cies a metterci di fronte alla cruda e amara verità. L'osservatorio svizzero sul calcio, conosciuto per le sue analisi e per le sue ricerche, ha stilato la classifica dei venti club con i migliori settori giovanili e che, in questi anni, hanno saputo coltivare piccoli campioni (per il periodo che va dall'età di 15 anni a quello dei 21) e farli magari esordire in prima squadra. In testa a questa speciale classifica, c'è in maniera sorprendente il Partizan Belgrado. Il club serbo, infatti, è stato capace di sfornare 78 giovani talenti: 13 dei quali inseriti proprio in prima squadra.
Spagna e Francia in testa – L'ex società di Jovetic e Liajic guarda tutti dall'alto ed è seguita da altre due società con vivai prestigiosi: l'Ajax, con 75 calciatori formati in questi anni, e il Barcellona: terzo con 62. Tra le venti società indicate dal Cies, dunque, non c'è nessun club italiano. Per trovare traccia del nostro calcio, bisogna "limitare" la ricerca dell'osservatorio svizzero ai soli cinque campionati più prestigiosi nel Continente: Ligue 1, Serie A, Bundesliga, La Liga, Premier League. In quel caso, infatti, troviamo l'Inter in undicesima posizione (con soli 20 talenti) e l'Atalanta in diciottesima: con due giovani in meno rispetto ai nerazzurri. Il dato rimane comunque desolante. Tra le dieci migliori ci sono 4 spagnole e 5 francesi, con il Barcellona che comanda la graduatoria con 44 talenti prodotti dalla "cantera" blaugrana. Dietro al club campione d'Europa, l'Olympique Lione (35) e i rivali del Real Madrid (34).
