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Sportiello apre al Napoli: “Sono pronto per una grande squadra”

Il portiere nel mirino degli azzurri, apre ad un trasferimento e sogna la convocazione di Conte per Euro 2016.
A cura di Marco Beltrami
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Non è un mistero il forte interesse del Napoli nei confronti di Marco Sportiello. Il giovane potere dell’Atalanta nella prossima stagione potrebbe vestire la maglia azzurra e ricoprire inizialmente il ruolo di vice Reina, sperando poi in un futuro da titolare. Per ora però l’estremo difensore, tra i migliori della Serie A è concentrato solo sul finale di stagione con la Dea pur aprendo agli azzurri: “So della stima di Giuntoli e la cosa è reciproca – ha dichiarato a “La Gazzetta dello Sport” – Non so se sarò un osservato speciale, io penso a giocare e non ho paura un giorno di difendere i pali di una grande”. Nessun timore reverenziale dunque per un portiere che ha ampiamente dimostrato di avere le spalle larghe in queste stagioni all’Atalanta: “Il posto non è sicuro da nessuna parte, te lo devi guadagnare. E anche se parti titolare e poi fai degli errori, non giochi più. Fa parte del mio lavoro”.

Adesso però bisogna pensare al Napoli in un’altra ottica. Lunedì sera Sportello sarà al San Paolo nel tentativo di blindare la porta e negare la gioia del gol al bomber Higuain, al quale nella scorsa stagione parò un calcio di rigore: “Non credo che lui pensi a me, magari non sa neanche chi sono… Io li affronto tutti come se fossero Higuain, sempre al 100%. Può fare goal chiunque".

Oltre al Napoli però Sportiello, ha un altro sogno. Quello di partecipare come terzo portiere, alla luce dell’infortunio di Perin, ai prossimi Campionati europei: “Obiettivi? Finire bene il campionato, e poi l’Europeo. Ricordo quello del 2012, lo vedevo a Riccione con un amico in un bar… Ci credo. Se Conte chiama, vado al volo, per qualsiasi cosa. E’ un orgoglio enorme vestire i colori della tua nazione, già solo essere citato tra i papabili è un onore – ha concluso Sportiello – E poi l’Italia per me arriverà fino in fondo. È ben guidata, ha perso pezzi importanti come Marchisio, ma ha anche gli uomini giusti per rimpiazzarli".

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