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Spalletti: “No al nuovo stadio? Ci sta che poi Pallotta vada via”

Il tecnico della Roma dice la sua sulla vicenda relativa alla realizzazione della nuova struttura giallorossa dimostrando di stare dalla parte del presidente: “È uno che viene a investire da un altro paese, a migliorarlo, a creare presupposti di crescita”. Solidarietà anche all’esonerato Ranieri.
A cura di Marco Beltrami
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Non è stata una bella Roma quella che è stata sconfitta all’Olimpico dal Villarreal nel match di ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League. Un ko fortunatamente indolore per i giallorossi che hanno conquistato comunque la qualificazione ali ottavi in virtù del 4-0 dell’andata. Luciano Spalletti nel post-partita si è assunto tutte le responsabilità del ko, figlio a suo giudizio delle sue scelte sbagliate: "Mi dispiace per il risultato e per la gente che era venuta allo stadio. La prestazione secondo me è figlia delle mie scelte. I calciatori c'entrano poco, non li ho messi in condizione di fare una buona partita. a scelta tattica è stata sbagliata e si è verificata ancor più sbagliata nello scorrere dei minuti. Nel secondo tempo siamo andati un pò meglio dopo che però la squadra aveva fatto un'enorme fatica. E quando si fa male bisogna assumersi le proprie responsabilità. Non ho lavorato nella maniera corretta anche nella testa. Non dimentichiamo però che viene tutto in considerazione del risultato eccezionale dell'andata”.

Spalletti e la questione "Nuovo stadio della Roma"

Chissà che sulla Roma non abbia influito anche la vicenda relativa ai problemi legati alla realizzazione del nuovo stadio. La mancata costruzione della struttura influirebbe e non poco anche sul futuro della squadra e sulle scelte della società rivelandosi una vera e propria catastrofe, come annunciato dal presidente Pallotta. Ecco il pensiero di Spalletti sull’argomento: "Le parole di Pallotta sui problemi legati alla realizzazione dello stadio a Tor di Valle? È uno che viene a investire da un altro paese, a migliorarlo, a creare presupposti di crescita. Secondo me c'è anche da aspettarsi che prenda e che vada via. Poi ci si accorgerà dopo di quello che abbiamo perso. Nelle ultime ore mi sembra che in Comune si stia parlando. Mi viene complicato pensare che sia difficile dire si a una cosa da cui tutti possono trarre beneficio. Darebbe lavoro a tanti. Bisogna tenere presenta la passione della gente. Viene il dubbio di capire ma chi ha interesse a non farlo fare. Non sono nelle condizioni di poter giudicare perché non sono competente. Ora però sono stimolato a guardarci in maniera più precisa e profonda perché non riesco a capire".

Solidarietà a Ranieri

A proposito di argomenti d’attualità, impossibile non commentare la notizia relativa all’esonero del suo collega e predecessore sulla panchina della Roma Ranieri: "Mi dispiace molto, in questo sport si vede che non c'è nemmeno un po' di riconoscenza. Penso avesse molti meriti nell'aver creato quella chimica nello spogliatoio per andare al di là del possibile. E ora invece il ringraziamento è questo qui. Visto che è di Roma lo aspettiamo a casa perché noi gli vogliamo bene. Se viene a trovarci ci fa un favore".

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