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Spagna, Xavi dice addio alla nazionale

Dopo il disastroso mondiale brasiliano, il fenomenale centrocampista comunica l’intenzione di voler lasciare le furie rosse: “È stato fantastico, ma il mio tempo è finito!”.
A cura di Alberto Pucci
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Il quinquennio storico del calcio spagnolo si è chiuso malamente con l'eliminazione, al primo turno, nel Mondiale brasiliano. Un colpo duro da digerire per i campioni del Mondo (e d'Europa) in carica. Uno sfregio che ha fatto barcollare l'intero sistema iberico e dato il via a processi e polemiche. Vicente Del Bosque, l'indiziato numero uno, è riuscito a salvarsi dalla bufera ma, in queste ore, ha perso una delle colonne più importanti della sua squadra. All'età di 34 anni e dopo 133 presenze (con 13 gol) con la maglia delle Furie Rosse, il centrocampista Xavi ha deciso di annunciare il suo addio: "Ho preso la decisione di chiudere con la Nazionale. Il mio tempo è finito e, da oggi, sarò un tifoso in più della Nazionale – ha dichiarato il giocatore del Barcellona – Ringrazio la Federazione spagnola e i ct che mi hanno chiamato dal primo giorno. È stato fantastico, sono soddisfatto, orgoglioso e felice. Vi auguro tutto il meglio".

Dietrofront blaugrana – Quello di Xavi è stato un commiato triste. Tra i protagonisti principali degli ultimi trionfi spagnoli (Mondiale nel 2010 e le vittorie ad Euro 2008 e 2012), il centrocampista è stato omaggiato anche dallo stesso Del Bosque: "Perdiamo un calciatore unico, sara' difficile trovarne uno come lui – ha dichiarato il tecnico in un'intervista a "Sefutbol" – E' stato uno dei nostri punti di riferimento in questi sei anni". Qualche mese prima del Mondiale, Xavi aveva fatto capire di essere vicino anche all'addio con il Barcellona, dopo che New York City (dalla MLS) e l’Al Arabi e l'Al Sadd (dal Qatar) erano pronti ad offrirgli un ricchissimo contratto. Un progetto che, per fortuna dei tifosi del Barcellona, è rimasto nel cassetto. Se Xavi giocherà ancora una stagione al "Camp Nou", il merito è tutto di Luis Enrique. L'ex tecnico della Roma è riuscito a convincere il giocatore, affidandogli un compito particolarmente importante: risollevare il Barcellona, dopo una stagione da dimenticare.

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