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Spagna, tifoso insulta arbitro: “Vai a lavare i piatti”. Lei reagisce e ferma la partita

L’episodio è accaduto durante una partita di un campionato dilettantistico catalano. Dopo l’allontanamento del tifoso, il match è ripreso regolarmente tra gli applausi del presenti.
A cura di Alberto Pucci
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In ogni parte del mondo, la professione dell'arbitro è tra quelle più difficili. Criticato e offeso praticamente dappertutto, il direttore di gara è spesso coinvolto in becere polemiche innescate dagli stessi tifosi. Il compito diventa poi ancor più arduo se ad arbitrare una partita è un direttore di gara donna. Da oggi lo sa bene anche Marta Galego: arbitro della recente sfida del campionato dilettantistico catalano tra UE Valls-Cambrils Uniò. Il giovane fischietto è stato costretto ad interrompere il match dopo 23 minuti di gioco a causa di un insulto arrivato dalle tribune. Quel "vai a lavare i piatti" non è stato infatti digerito dalla bella Marta che si è diretta verso il delegato della Federazione a bordo campo e preteso giustamente che venisse identificato il protagonista dell'insulto e cacciato fuori dall'impianto. Dopo qualche minuto, fatto uscire dallo stadio il colpevole (tifoso che frequentava spesso quelle tribune), la sfida è potuta ricominciare tra gli applausi generali.

L'episodio in Germania

"Il pubblico ha preso le mie difese e applaudito la mia decisione", ha dichiarato Marta Galego in un'intervista televisiva. La decisione dell'arbitro galiziano è figlia della regola imposta dalla FCF (la Federazione calcistica catalana) che ha infatti disposto la sospensione delle partite in caso di insulti dagli spalti. L'episodio spagnolo non è l'unico accaduto in tutti questi anni. Nel dicembre 2011, durante una gara della seconda serie tedesca, un arbitro donna è stato insultato da un calciatore del Fortuna Düsseldorf: Kerem Demirbay. Il centrocampista, che attualmente gioca nel Tsg Hoffenheim, aveva apostrofato Bibiana Steinhaus ( primo arbitro donna professionista a dirigere una partita di calcio maschile in Germania) con un eloquente "le donne non c’entrano niente con il calcio", mentre rientrava negli spogliatoi dopo essere stato espulso per doppia ammonizione. Nonostante le scuse (accettate), per Demirbay è però scattata la pesante multa e una punizione esemplare: arbitrare una partita di calcio femminile.

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