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Spagna, Raul: “Un mio futuro ruolo nel Barça? Nel calcio mai dire mai”

In una recente intervista, l’ex bandiera del Real Madrid ha lasciato la porta aperta anche al club blaugrana: “Nessuno può dubitare della mia fede calcistica, ma ho imparato che nel calcio può succedere di tutto”.
A cura di Alberto Pucci
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A quasi due anni dal suo ritiro ufficiale, Raúl González Blanco continua a comparire sulle prime pagine dei giornali spagnoli. Conclusa l'esperienza nella Major League Soccer, l'ex attaccante del Real Madrid e dalla nazionale spagnola è comunque rimasto nel "giro" ed è pronto a ricoprire il ruolo di ambasciatore della Liga negli Stati Uniti. Ad intercettare e intervistare Raul è stato "Sport": quotidiano catalano e vicino al Barcellona. Dopo le indiscrezioni che vorrebbero Isco passare ai rivali blaugrana, il giornalista ha voluto chiedergli se sarebbe disposto anche lui a lavorare per il club di Josep Maria Bartomeu: "Il mio obiettivo principale, quando arriverà il momento, è quello di tornare al Real Madrid – ha spiegato Raul – Al momento non ho ancora deciso se intraprendere la strada da allenatore o quella da dirigente".

In difesa del Barcellona

In attesa del "Clasico" del prossimo 23 aprile, ci ha pensato Raul ad infiammare le due rispettive tifoserie: "Qualche tifoso madridista mi ha accusato di esser stato troppo tenero con il Barcellona – ha continuato l'ex merengue – Io però ho la coscienza a posto e nessuno può dubitare della mia fede calcistica. Ho passato 17 anni a Madrid e sono sempre stato prima per il Real e poi per tutte le squadre spagnole. Barcellona incluso, perché no? Se vogliamo analizzare il calcio, dobbiamo ammettere che il Barcellona negli ultimi anni ha fatto molto bene. Un mio ruolo futuro nel Barça? Ho imparato che nel calcio non si può mai dire mai". L'ultima battuta Raul l'ha dedicata proprio al dimissionario tecnico dei catalani: "Capisco lo stato d'animo di Luis Enrique – ha concluso l'ex attaccante – Sono stato 17 anni nel Real Madrid e, ad eccezione di Vicente del Bosque e Mourinho, non ho mai visto allenatori fermarsi per tanti anni. Luis Enrique ha fatto un ottimo lavoro a Barcellona e comprendo la sua voglia di prendersi una pausa".

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