472 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Spagna, arbitro sospende partita per insulti razzisti ad un bambino di 12 anni

E’ successo in Spagna, durante una partita di calcio tra ragazzini. Un tifoso ha inveito contro uno di questi che, in lacrime, si è recato dall’arbitro. Immediata la decisione del direttore di gara che ha mandato tutti negli spogliatoi.
A cura di Alberto Pucci
472 CONDIVISIONI
Immagine

A pochi giorni dalla strage di Parigi, dove tutto l'Europa si è stretta attorno alla Francia con manifestazioni d'affetto e di sostegno nel nome della fratellanza e del rispetto, arriva dalla Spagna un messaggio davvero poco edificante. Nel corso di una partita di calcio tra ragazzini, giocata a Puerto Real, uno spettatore ha trovato il modo di rovinare la giornata di festa con pesanti insulti rivolti ad un ragazzino di colore. Una serie infinita di brutte parole che hanno colpito Mario Ugochukwu nell'animo, ferendolo e portandolo a dare il via ad una crisi di pianto terminata solo con l'arrivo dell'arbitro della partita. Il direttore di gara, dopo aver consolato il bambino, ha mandato le due squadre negli spogliatoi sospendendo di fatto la partita a otto minuti dalla fine e con la squadra di casa in vantaggio per 2 a 0. L'episodio già capitato anche nel nostro paese ha, ovviamente, colpito l'opinione pubblica. Dopo le parole dei genitori del piccolo Mario, che hanno già dichiarato di voler denunciare il razzista, sono arrivate anche quelle delle due società di calcio coinvolte.

Le parole dei due club – In una nota congiunta il San Fernando CD e il La Salle de Puerto Real hanno manifestato "la propria repulsione e indignazione per quanto accaduto nella gara giocata al Virgen del Carmen di Puerto Real", confermando che la gara è stata sospesa proprio per colpa dei commenti xenofobi nei confronti di Mario Ugochukwu. Uno colpo basso per il San Fernando CD e il La Salle de Puerto Real: due società che si sono sempre impegnate per l'integrazione e la coesistenza di diverse razze e ideologie, grazie a quella fonte inesauribile di integrazione sociale che è il calcio. I dirigenti hanno evidenziato la loro intenzione nel combattere insieme contro ogni forma di discriminazione e inoltre dichiarato di essere pronti ad aiutare la famiglia del giocatore nel rintracciare il responsabile, affinché lo si possa denunciare alle autorità competenti.

472 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views