Soldi in cambio di informazioni: Star Lizard recluta talpe negli spogliatoi di Serie A

Dopo le televisioni, con le loro telecamere, a violare la "privacy" degli spogliatoi italiani sono arrivati anche gli "insider" di un'agenzia di scommesse britannica. Un duro colpo per tutti gli allenatori, costretti a guardarsi intorno anche dentro quello che da sempre è definito lo stanzone più sicuro di tutto lo stadio. Ma chi sono questi infiltrati? E come vengono reclutati? A rivelare a tutto il mondo del pallone tricolore questa censurabile novità, è stato il quotidiano torinese "La Stampa", che ha ricevuto e pubblicato l'email spedita dal referente italiano di Star Lizard ad un dipendente (ovviamente rimasto anonimo) di un club di Serie A. L'obiettivo del fondo inglese che investe in scommesse, di proprietà del presidente del Brighton Tony Bloom, è quello di conoscere prima della concorrenza la formazione titolare che scenderà in campo.

Una talpa da 20 euro a partita

Una prassi discutibile, già radicata anche in Europa e recentemente smascherata da José Mourinho, che permetterebbe a Star Lizard di avvantaggiarsi sui bookmaker delle altre agenzie. Il contatto con la possibile talpa (cercata principalmente tra i vari addetti stampa, magazzinieri e massaggiatori), avviene tramite una richiesta via mail dove viene spiegato il compito dell'insider di turno e il suo compenso (20 euro a partita), e nella quale viene anche chiesto di mantenere un comportamento "etico". Come dimostrato dalla mail pubblicata da "La Stampa", il sistema ha già ottenuto diversi consensi nel campionato cadetto: "Già per diverse squadre italiane, per ora prevalentemente di serie B, utilizziamo degli insider – si legge nella mail – Addirittura in alcune situazioni riusciamo ad avere contatti con atleti o membri dello staff tecnico, che ci inviano via sms la formazione della propria squadra al termine della riunione tecnica pre-partita".