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Sogno Spal: prossimo obiettivo, restare in A il più a lungo possibile

A confermare la voglia di programmazione è lo stesso tecnico Semplici, artefice del miracolo di una promozione inaspettata: “Idee, unità, occhio al budget e programmazione i nostri segreti. Tutti a inizio anno ci davano per retrocessi, oggi siamo qui. E in A ci vogliamo restare il più a lungo possibile”
A cura di Alessio Pediglieri
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L'obiettivo più importante è stato raggiunto. La squadra di Ferrara, pur sconfitta 2-1 a Terni, conquista matematicamente la promozione in Serie A grazie alla sconfitta del Frosinone a Benevento. Un'attesa durata 49 anni ma finalmente arrivata dopo una stagione perfetta, nata per potersi salvare senza grandi patemi e coronata con un approdo in massima serie, per via diretta senza play-off, con una serie di prestazioni vincenti e convincenti. Tanto che, mentre non si comprende ancora la grandezza di quanto fatto, società e dirigenza stanno lavorando per la prossima stagione, programmando un altro sogno: restare il più a lungo in A.

Obiettivo, restare in A – Tutto è nato quasi per caso per la squadra di Ferrara che l'anno scorso di questi tempi stava giocandosi l'approdo in serie cadetta: una B che sarebbe dovuta essere, nei primi progetti del club, terreno di costruzione, una realtà pluriannuale su cui sistemare basi e fondamenta per restare stabilmente nel calcio importante. E che si è trasformata in un semplice momento di transizione per la A. Leonardo Semplici, tecnico della tradizione toscana come Allegri, Sarri e Spalletti, ha però le idee chiare su come non gettare al vento ciò che di buono è stato fatto: "Con un occhio al nostro budget e con tante idee cercheremo di allestire una squadra per coronare un altro sogno, ora pero' godiamoci questo successo, poi al momento giusto affronteremo con voglia e serenità questa nuova avventura"

Budget e programmazione – L'esperienza della Serie B è servita per capire se si fosse sulla strada giusta oppure no: "In tanti, ad inizio campionato, ci davano già retrocessi dopo una partenza difficile, io qui ho lavorato benissimo in due anni e mezzo e ora dovremo restare ancora più uniti. Il nostro segreto? Abbiamo programmato bene le cose facendo passi proporzionati al nostro budget, trovando calciatori con capacitaà morali e tecniche, lavorando ogni giorno per migliorarci. Non pensavamo sino a questo punto, ancora non siamo certi di quello che abbiamo fatto"

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