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Simeone, Ancelotti, Loew: sono loro i migliori allenatori del 2014?

Sono tre i concetti calcistici su cui si snoda l’anno solare che sta per chiudersi: il “cholismo”, l’organizzazione tedesca e il “futbol pragmatico” di Sor Carletto da Valdebebas.
A cura di Vito Lamorte
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La scelta per le candidature non può essere sulla stessa linea della Fifa: i tre finalisti per il Pallone d’oro degli allenatori sono Joachim Loew, ct della Germania campione del mondo, Carlo Ancelotti, vincitore della Champions League con il Real Madrid, e Diego Pablo Simeone che ha vinto la Liga spagnola, la Supercoppa spagnola ed ha ceduto il passo ai cugini merengue solo in finale di Champions. Ripercorrendo tutto l'anno solare non possiamo non soffermarci sulle belle pagine di calcio che questi tre personaggi hanno scritto con le loro squadre.

Diego Pablo Simeone

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Il 2014 ha decretato l'ascesa del "Cholismo". L'Atletico è tornato nell'olimpo della Liga e del calcio europeo grazie al suo "vate". La squadra di Diego è uno stato d’animo più che una filosofia di gioco, è consapevolezza dei propri limiti e fatica. In questo momento l’Atlético Madrid è la miglior squadra spagnola solo perché sa di non esserlo e in modalità diverse dal Real. Un 4-4-2 scolastico: due giocatori per zona, sia al centro che ai lati, la copertura del campo dai riferimenti più semplici sia nella costruzione che nei ripiegamenti e squadra cortissima. Un capolavoro!

Carlo Ancellotti

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22 vittorie di fila per chiudere il 2014. Il Mondiale per club è ultimo dei quattro trofei alzati al cielo nel 2014 dopo la Champions League, la Coppa del Re e la Supercoppa europea. A distanza di un anno e mezzo dal suo arrivo Carletto ha messo una città ai suoi piedi nonostante alcuni momenti di tensione che avevano fatto pensare al peggio. L'ex allenatore di Milan, Chelsea e PSG è riuscito a creare una squadra quasi perfetta: le partenze di Xabi Alonso e Di Maria sono state compensate con Kroos e James Roadriguez. Florentino Perez si ritrova in tribuna a vedere una delle squadre più belle e forti di tutti i tempi e l'artefice è uno solo.

Joachim Loew

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Schönau im Schwarzwald è un piccolo comune nella regione del Baden-Wurttemberg e se prima era conosciuto soprattutto per essere stato il primo paese al mondo ad essere energeticamenre indipendente, ora è tornato alla ribalta dell’informazione internazionale perchè è la città Natale di Loew. Joachim ha cominciato la sua carriera da allenatore in Svizzera e quest'anno si è seduto sul trono del mondo. Dopo essere stato preda di critiche feroci nel 2010 e nel 2012, quest'anno il ct tedesco ha raccolto i frutti di quanto seminato. La Germania può godere di una delle formazioni più forti che abbia mai avuto, che in pochi anni è arrivata più volte vicinissima ad un titolo mondiale ed europeo, che nel 2009 ha visto trionfare nello stesso anno under 17, under 19 e under 21 (di cui allora facevano parte Neuer, Höwedes, J. Boateng, Hummels, Khedira, Özil) e che finalmente nel 2014 ha coronato con un successo meritato lo sforzo e la lungimiranza delle sue scelte, facendo scendere in campo per la finale di un Mondiale undici giocatori la cui età media era di 26 anni.

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