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Serie B, Pisa nel caos: Petroni dice no alla cessione, ultras furiosi

Il presidente rifiuta la cessione nonostante un’ottima offerta mediata da Abodi: ultras scatenati, occupata la stazione centrale, giornalisti minacciati ed aggrediti.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Pisa prosegue nel caos più totale: la società toscana, promossa quest'anno in Serie B dopo un'assenza che durava dal 2009, adesso rischia sul serio l'esclusione dal campionato. Il presidente Petroni ha infatti respinto al mittente l'ennesima offerta di acquisto ed a questo punto il club sarà "obbligato" a scendere in campo contro il Novara nel prossimo turno di campionato.

Nonostante dunque un'offerta di 6,2 milioni di euro, che comprendeva anche i debiti societari, presentata da Equitativa, Petroni ha detto no. E la reazione degli ultras non è tardata: circa cinquecento tifosi nerazzurri hanno letteralmente preso d'assalto la stazione dei treni, dapprima per una pacifica manifestazione, poi sparpagliandosi sui binari bloccando la circolazione. Dopo mezz'ora di caos, il traffico ferroviario è ripreso con tutti i ritardi del caso. Momenti di tensione con alcuni giornalisti presenti, minacciati ed aggrediti dagli ultras del Pisa: lo ha denunciato il Comitato di Redazione del Tgr Rai di Firenze.

Questo, invece, il comunicato del sindaco Filippeschi in merito alla vicenda della mancata cessione: "Abodi ha chiesto a Petroni di sottoscrivere l’offerta presentata stamani da Equitativa, prendendosi quale presidente di Lega la responsabilità di garantire ogni adempimento in essa contenuta. Chiedo con tutta la forza possibile, come appello di un’intera comunità, a Britaly Post e alla famiglia Petroni, finché c’è tempo, una attenta, consapevole e positiva valutazione della proposta del presidente Abodi. Il presidente Andrea Abodi ha preso in questi minuiti un’iniziativa molto forte e esplicita comunicata a Lorenzo Petroni, rivolta alla attuale proprietà dell’A.C. Pisa 1909. Mi ha autorizzato a renderla pubblica, con l’urgenza del caso. Abodi ha chiesto a Petroni di sottoscrivere l’offerta presentata stamani da Equitativa, prendendosi quale presidente di Lega la responsabilità di garantire ogni adempimento in essa contenuta. L’ha fatto, mi ha detto, perché l’offerta di 6 milioni e 200 mila euro, compresa delle posizioni debitorie della società, appare evidentemente anche superiore al valore attuale della società e la prospettiva che apre non è confrontabile rispetto ai gravissimi rischi, anche di natura economica, che la rinuncia implica. L’ha fatto ritenendo praticabile, in sede di conclusione della compravendita, ogni utile intesa. Al ruolo di altissimo valore di garante del presidente della Lega di Serie B della Figc aggiungo, se è utile, quello del Sindaco. Chiedo con tutta la forza possibile, come appello di un’intera comunità, a Britaly Post e alla famiglia Petroni, finché c’è tempo, una attenta, consapevole e positiva valutazione della proposta del presidente Abodi".

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