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Serie B, il Bologna cambia: Tacopina nuovo presidente che pensa a Roberto Mancini

Il nuovo proprietario americano ha portato in dote 100 milioni di euro per rilanciare il progetto societario e tecnico. Nuovo stadio, risalita in Serie A immediata e un sogno: il Roberto Mancini in panchina da allenatore, 32 anni dopo l’esordio con la maglia rossoblù.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non è uno scherzo. Il Bologna è passato in pochissimi mesi dal rischio di scomparire dalla geografia del calcio italiano ad un rilancio in grandissimo stile. Perché se la scorsa stagione si era concluso un anno maledetto con la retrocessione e lo smantellamento di squadra e società, da stanotte si è aperto ufficialmente un nuovo importantissimo capitolo per una dei storici club del nostro movimento sportivo: Joe Tacopina, avvocato e imprenditore newyorkese ha firmato il contratto che lo ha reso il nuovo presidente dei felsinei. Il tutto grazie ad una cordata americana che vede tra i protagonisti anche l'italocanadese Joey Saputo che è alla guida anche dei Montreal Impact. I due hanno promesso un investimento da 100 milioni di euro che dovrà rilanciare il progetto rossoblù.

Proprietari a stelle e strisce con 100 milioni in dote. La cordata a stelle e strisce vuole fare le cose in grande ed è stata accolta dai tifosi con grande entusiasmo già nella giornata di ieri quando tra dichiarazioni e rumors si era capito che l'accordo fosse oramai questione di ore. L'obiettivo principale ovviamente è l'immediata promozione in Serie A, ma c'è anche chi parla già di Europa, lanciando il sasso ancor più lontano nello stagno dei sogni. Poi c'è in programma anche la ristrutturazione del Dall'Ara nell'ottica di un progetto societario che vorrebbe il Bologna tra i club a possedere un impianto di proprietà e quindi con introiti garantiti nel tempo.

Rilancio del Dall'Ara, e Mancini in panchina. Ma c'è di più perché se da un punto di vista imprenditoriale i passi da fare saranno obbligatori e nei prossimi giorni saranno illustrati i principali dettagli in Emilia con l'arrivo di Joey Saputo, imprenditore canadese e socio forte del gruppo americano, c'è anche un rilancio tecnico da studiare a tavolino e il primo affascinante nome che sta circolando in queste ore è quello di Roberto Mancini, ex tecnico di Inter, Manchester City e Galatasaray ma soprattutto ex giocatore e cuore rossoblù. Per lo jesino, attualmente senza un posto ma profumatamente pagato dal club turco, l'idea potrebbe interessare nel momento in cui non ci siano alle porte altre offerte. Mancini a Bologna mosse i primi passi nel mondo del calcio nel lontano 1977 tra le giovanili felsinee fino ad arrivare in prima squadra nel 1981 e da lì spiccare il grande salto con la maglia della Samp e della Lazio.

Bobby-gol e la sua Bologna. Un figlio d'arte a tutti gli effetti che a soli tredici anni venne segnalato a Marino Perani, all'epoca responsabile del settore giovanile del Bologna, che lo ingaggiò per 700.000 lire dopo un breve provino. Dopo tre anni trascorsi tra i Giovanissimi,  e contribuendo a vincere il Campionato Allievi Professionisti il premo per la società rossoblù, a sedici anni Roberto Mancini esordì nella squadra Primavera. Per poi bruciare le tappe anche in massima serie quando non ancora diciassettenne fece il suo esordio in Serie A nelle file dei rosso-blu il 13 settembre 1981 nella gara Bologna-Cagliari 1-1. Il ‘Mancio' o ‘Bobby-gol' realizza la sua prima rete nella massima serie a Como il 4 ottobre 1981, fissando il risultato di Como-Bologna sul 2-2, al 78º minuto.

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