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Serie A, Ulivieri (presidente AssoAllenatori): “Non parleremo più degli arbitri”

Il numero uno dell’Aia ha sentito i propri colleghi e ha deciso per la tolleranza zero: su fuorigioco, rigori o condotta arbitrale si farà scena muta. Solo domande (e risposte) sul calcio giocato. Un tentativo immediato per frenare le polemiche nella settimana più calda che vedrà Juventus-Napoli e Fiorentina-Inter, sfide che potranno decidere la stagione.
A cura di Alessio Pediglieri
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Giornalisti, opinionisti, vallette e conduttori dovranno inventarsene delle belle dalla prossima settimana per tenere davanti alle telecamere gli allenatori nel dopo partita. Perché gli stessi non risponderanno ad alcuna domanda relativa alla conduzione arbitrale. Non ci saranno polemiche, lamentele, colpi di coda dopo il 90′. Il diktat da parte del presidente dell'Aia (Associazione Italiana Allenatori), Renzo Ulivieri ha deciso: si chiude con questioni che resteranno solo sul terreno di gioco, per svelenire gli animi e riportare gli argomenti sulla retta via.

Ultimamente, gli arbitri sono tornati ad essere un argomento caldo nei post partita. Nessun torto da lavare col sangue, ma continue polemiche e battibecchi con al centro le direzioni delle partite. Da un lato le (ex) giacchette nere si sentono tirare per il colletto, come Rizzoli che ha risposto a distanza a Mancini o Irrati che ha zittito Pioli. Dall'altro i tecnici che sottolineano come i fischietti della Serie A siano afflitti dall'atavico male di non essere equi nei giudizi, condizionando partite e risultati.

A tagliare la classica testa al toro è stato Ulivieri dopo aver sentito i suoi colleghi e aver optato per un profilo basso, proprio in una settimana caldissima che deciderà gran parte della stagione con le sfide di Torino (Juventus-Napoli per lo scudetto) e quella in riva all'Arno, a Firenze (Fiorentina-Inter per la Champions League): "Abbiamo fatto un patto tra persone perbene, ci siamo trovati d'accordo in un minuto su ciò che faremo da ora in poi: i tecnici non parleranno più di arbitri, rigori e fuorigioco. Non risponderanno alle domande al riguardo al termine delle partite ma si soffermeranno solo sul calcio giocato. La nostra categoria ha deciso che su questi argomenti non parla anche perché noi possiamo parlare, mentre gli arbitri non sono nella condizione di poter replicare e d è ingiusto".

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