Serie A sempre più straniera: davanti a noi solo Inghilterra e Belgio
Sono più di 300 e il dato è destinato a crescere durante la prossima sessione di mercato estivo. Sono, infatti, molti i calciatori stranieri che militano nelle nostre squadre. Un numero che, confrontato con quello degli altri dodici campionati europei, ci piazza sul gradino più basso di questo particolare podio subito dietro a Inghilterra e Belgio. La Premier League, secondo i dati raccolti dal Cies, rimane dunque il campionato nel quale l'incidenza di giocatori non britannici è la più alta e supera il 60% del totale di calciatori presenti nel torneo inglese. Un dato in controtendenza con ciò che avviene in Francia, Olanda e Spagna, dove la volontà di premiare il lavoro dei vivai e delle scuole calcio è più forte di qualsiasi prurito esterofilo. A chiudere questa particolare classifica troviamo, invece, l'Ucraina che paga salatissimo il conto di una guerra interna che ha (purtroppo) fatto scappare parecchi giocatori.
Internazionale di nome e di fatto – Constatato che il profilo maggiormente cercato all'estero è quello dell'attaccante, brasiliani e argentini sono i due prototipi di calciatori maggiormente ricercati. Ne sanno qualcosa le nostre società che, fino ad oggi, hanno messo sotto contratto ben 66 giocatori provenienti da questi due paesi. La discussa "moda" di favorire lo straniero, piuttosto che il giovane cresciuto nella propria "cantera", trova conferme in ogni turno di campionato. Nell'ultima giornata, ad esempio, l'Inter di Roberto Mancini è scesa sul terreno di gioco del "Bentegodi", per la sfida contro l'Hellas Verona, con undici stranieri titolari e con soli 3 italiani (su dodici) seduti in panchina. Uno di loro, Handanovic, è stato inoltre sempre schierato in campo e non ha mai perso neanche un minuto dei 2160 fin qui giocati e come lui hanno fatto anche Albiol, Karnezis, Mario Rui, Reina, Skorupski e Moras. Un trend che è stato spesso oggetto di polemiche e discussioni. L'ultima in ordine di tempo fu quella rilanciata da Arrigo Sacchi che, rischiando di passare per razzista, lancio l'allarme dei troppi giocatori stranieri presenti nel nostro campionato.
