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Serie A, la Juventus il club più penalizzato dalla tassa sulla sicurezza

Il disegno di legge del governo, continua a creare malumori tra i club del nostro campionato. Le società saranno costrette a pagare una percentuale sull’incasso, da destinare agli straordinari delle Forze dell’Ordine.
A cura di Alberto Pucci
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Il calcio italiano si ribella alla proposta di Matteo Renzi. Dopo il disegno di legge introdotto dal Presidente del Consiglio, e la successiva assemblea di Lega dove i presidenti delle società hanno chiesto l'anticostituzionalità della proposta del Governo, i club di Serie A cominciano a fare i conti su ciò che dovranno pagare. Il testo del disegno di legge, approvato dal Senato e, quindi, già "operativo", prevede che gli straordinari fuori dagli stadi, delle Forze dell'Ordine, vengano pagati dalle società calcistiche grazie ad una quota, in percentuale, sui tagliandi venduti. La cifra da versare varierà dai 2 ai 6 milioni. Secondo i primi calcoli, potrebbe essere la Juventus il club più colpito. La società di Corso Galileo Ferraris, con un prelievo al 3%, supererebbe la soglia del milione di euro. Alle spalle del club piemontese, il Milan con una cifra compresa tra 287mila e 861mila euro circa, la Roma (tra i 212 mila e i 637 mila euro) e, infine, l'Inter (tra i 196 mila e i 588 milacirca).

La rabbia di Tavecchio e Beretta – Ovviamente preoccupati, i due presidenti hanno fatto subito sentire la loro voce: "Spero che il Governo voglia analizzare con attenzione il contributo già fornito all’Erario, direttamente dalle società e indirettamente attraverso giochi e scommesse sportive" aveva tuonato il presidente della Figc. Dello stesso avviso Maurizio Beretta, numero uno della Lega Calcio di Serie A: "Paghiamo già gli steward per la sicurezza dentro gli impianti e versiamo, come calcio italiano, un miliardo di euro all’Erario". Proteste che, però, non hanno intenerito il mondo politico che ha approato il ddl e dato il via a novità particolarmente importanti per il mondo del calcio: il Daspo di gruppo, l’arresto differito la possibilità per i poliziotti di utilizzare il "Taser" (la pistola elettrica) e, appunto, il contributo dall’1 al 3% dei ricavi da stadio per la sicurezza da parte dei club di calcio. "Il punto sul prelievo degli incassi, per coprire i costi della sicurezza, non ci trova assolutamente d’accordo" ha commentato amaramente Beretta. Basterà questo "giro di vite" per riportare un po' di serenità (e magari qualche tifoso in più) negli stadi italiani?

Di seguito l'elenco delle società con i ricavi in euro (x 1000) e il contributo sicurezza calcolato in base alla percentuale compresa tra 1%-3% come indicato dalle disposizioni del Decreto Stadi. Va anche detto però che l'esborso sarà in parte mitigato dall'alleggerimento dell'Irap previsto dalla Finanziaria.

Atalanta 4.040 (40.040/120.120)
Cagliari 1.516 (15.160/45.048)
Cesena 912 (9.120/27.360)
Chievo 1.956 (19.560/58.680)
Empoli 2.200 (22.000/66.000)
Fiorentina 9.771 (97.710/293.130)
Genoa 3.903 (39.030/117.090)
Inter 19.612 (196.120/588.360)
Juventus 38.051 (380.510/1.141.530)
Lazio 10.776 (107.760/323.280)
Milan 28.698 (286.980/860.940)
Napoli 15.100 (151.000/453.000)
Palermo 4.089 (40.890/122.670)
Parma 3.734 (37.340/112.020)
Roma 21.240 (212.400/637.200)
Sampdoria 4.187 (41.870/125.610)
Sassuolo 1.614 (16.140/48.420)
Torino 5.181 (51.810/155.430)
Udinese 3.973 (39.730/119.190)
Verona 3.200 (32.000/96.000)

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