Serie A, l’Inter è la regina di passaggi sbagliati: 50 contro il Crotone
E' un'Inter bella da vedere perché dimostra di avere una idea di gioco precisa e soprattutto ha imparato a vincere. Anche soffrendo. Non è un caso se dopo 4 giornate di campionato i nerazzurri siano in vetta alla classifica a punteggio pieno quando solo qualche mese fa – con gli stessi uomini – non riusciva nemmeno a qualificarsi per l'Europa League. Una metamorfosi solamente all'inizio ma che sta dando le prime importanti risposte a Spalletti. C'è da migliorare ancora, però. Perché tra i gol di Perisic e Icardi e le parate di Handanovic è necessario imparare ancora meglio a dialogare come gruppo.
Quattro vittorie e primato
Primi con la miglior difesa
La sfida di Crotone ha permesso all'Inter di conquistare il quarto successo consecutivo e restare incollata alle due pretendenti al titolo, Juventus e Napoli. Un evento più unico che raro se si guarda le ultime stagioni nerazzurre vissute sempre in affanno anche all'inizio. Oggi, l'Inter vanta la difesa meno battuta (1 sola rete subita in 360 minuti) ed ha un attacco tra i migliori. Tutti segnali che finalmente il potenziale inespresso del passato sta venendo a galla.
Palle perse e passaggi errati
Il lato oscuro della crescita
Ma c'è anche il lato oscuro della rinascita, la parte che deve assolutamente essere migliorata per poter crescere ancora e competere ai massimi livelli a lungo termine: l'Inter è la squadra che nella quarta giornata di campionato ha totalizzato il maggior numero di palloni persi in 90 minuti (43) e ha sbagliato il maggior numero di passaggi (50): un'enormità che con avversari più quotati potrebbero costituire dei talloni d'Achille che comprometterebbero il tutto.
Gli errori degli altri
Imprecisione Roma, zero tiri Benevento
A dire il vero, non c'è solo l'Inter a dover migliorare in questo avvio di stagione. Ad esempio la Roma, che ha vinto facilmente sull'arrendevole Verona, ha dovuto effettuare la bellezza di 23 tiri nello specchio per centrarne tre. Con una media di errori e di imprecisione altissimi. Oppure il Benevento, che nel crollo verticale contro il Napoli di Sarri non è mai riuscito a trovare il modo di andare al tiro in 90 minuti di gioco.
