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Serie A 2014/2015, risultati 5a giornata (FOTO)

Risultati 5a giornata Serie A 2014/2015: Roma-Verona 2-0 (75′ Florenzi, 86′ Destro), Atalanta-Juventus 0-3 (34′ e 59′ Tevez, 82′ Morata), Sassuolo-Napoli 0-1 (27′ Callejon), Cesena-Milan 1-1 (9′ Succi, 18′ Rami), Torino-Fiorentina 1-1 (61′ Quagliarella, 77′ Babacar), Inter-Cagliari 1-4 (9′ Sau, 17′ Osvaldo, 28′, 34′, 43′ Ekdal), Chievo-Empoli 1-1 (5′ Meggiorini, 58′ Pucciarelli), Udinese-Parma 4-2 (22′ Mauri, 28′ e 45′ Di Natale, 49′ Cassano, 58′ Heurteaux, 84′ Thereau), Palermo-Lazio 0-4 (45′, 75′ e 82′ Djordjevic, 92′ Parolo).
A cura di Marco Beltrami
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Dopo le belle vittorie delle due battistrada Juventus e Roma rispettivamente contro Atalanta e Verona e il ritorno al successo del Napoli in casa del Sassuolo, non sono mancati i colpi di scena nel pomeriggio domenicale della Serie A. Clamoroso tonfo interno dell'Inter contro il Cagliari. La squadra di Zeman, trascinata da un super Ekdal autore di una tripletta si è imposta per 4 a 1, approfittando anche dell'espulsione di Nagatomo. Non è riuscito a conquistare la vittoria anche il Milan di Inzaghi bloccato sull'1 a 1 a Cesena e protagonista di una prova non esaltante. Nelle altre sfide del pomeriggio pareggi tra Chievo-Empoli e Torino-Fiorentina. Vittoria (4-2) dell'Udinese nel posticipo con il Parma, risultato che trascina i bianconeri friulani (doppietta di Toto' Di Natale, ancora decisivo) al terzo posto in classifica e affonda i ducali. Orgoglio e riscatto alla base della grande vittoria della Lazio a Palermo: a spingere i biancocelesti al successo è stato Djordjevic, autore della tripletta che ha spianato la strada al successo alla formazione di Pioli. Risultato finale, 4-0 con Parolo che ha colpito a tempo praticamente scaduto.

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La cronaca dei risultati

Palermo-Lazio 0-4 (45′, 75′ e 82′ Djordjevic, 92′ Parolo)

Una bella Lazio si ritrova nella trasferta di Palermo e schianta i rosanero con un poker di reti. A mettere il sigillo sulla partita è stato Djordjevic, l'attaccante serbo s'è resto protagonista con una tripletta micidiale che ha letteralmente messo al tappeto la squadra di Iachini. Tre punti pesanti per i biancocelesti, una boccata d'ossigeno dopo un avvio di stagione durissimo e tutto in salita. Una boccata d'ossigeno anche per la punta ex Nantes, che sembra aver finalmente trovato la giusta dimensione in cima alla prima linea dei capitolini. A chiudere la serata di grazia è stato Parolo: l'ex Parma, a tempo praticamente scaduto, arrotonda il risultato sul 4-0.

Udinese-Parma 4-2 (22′ Mauri, 28′ e 45′ Di Natale, 49′ Cassano, 58′ Heurteaux, 84′ Thereau)

Un poker di gol suggellato dalla doppietta del solito Toto' Di Natale. E' ancora lui a trascinare l'Udinese alla vittoria (4 gol nelle prime 5 partite di campionato), questa volta contro il Parma di Cassano. Nemmeno il barese è riuscito a salvare i ducali dalla sconfitta. Eppure il match sembrava incanalato sul binario giusto quando Mauri (22′) sigla il vantaggio ospite. E' allora che sale in cattedra il bomber partenopeo: uno-due micidiale, nel giro di un quarto d'ora circa pareggia e firma il sorpasso. Botta e risposta, ci pensa FantAntonio a riequilibrare il risultato. Nella ripresa è la squadra di Stramaccioni a prendere il sopravvento: 58′ Heurteaux e poi nel finale Thereau (84′) chiude i conti. Successo meritato, l'Udinese scavalca la Sampdoria e torna al terzo posto dietro Juventus e Roma.

Genoa-Sampdoria 0-1 (76′ Gabbiadini)

La punizione di Gabbiadini (76′) regala alla Sampdoria una gioia doppia: la vittoria nel derby con il Genoa e il terzo posto in classifica, alle spalle delle corazzate Juventus e Roma. Undici punti, avvio di campionato incredibile: i blucerchiati continuano a stupire, imbattuti dopo 5 giornate e con la consapevolezza di poter fare ancora bene e migliorare. La gara è sofferta, equilibrata, intensa dal punto di vista agonistico e si sblocca solo su calcio piazzato. Un tiro a giro della puta made in Juventus trova impreparata la difesa del Genoa.

Cesena-Milan 1-1 (9′ Succi, 18′ Rami)

Subito dormita di Rami e Zapata che lasciano troppo solo Marilungo. Fortunatamente per il Milan l'attaccante è in posizione irregolare di pochissimo. Risponde la squadra di Inzaghi al 5′ con una sponda in area di Zapata che costringe Cascione ad un provvidenziale intervento difensivo. Subito dopo Leali attento su una conclusione di Torres. 3′ dopo tocca a Volta anticipare in extremis il Nino molto attivo sul fronte dell'attacco rossonero. Al 9′ a sorpresa Cesena in vantaggio! Tiro di Marilungo, papera di Abbiati e Succi spinge il pallone in rete. Al 12′ proteste del Cesena per un presunto fallo da rigore di Rami su Succi, ma le immagini sembrano dar ragione all'arbitro che lascia proseguire. Proteste anche del Milan per Bonaventura che spinge il pallone in gol, dopo un fischio per un fuorigioco di Menez. E' il preludio al gol che arriva al 18′ con Rami che di testa non lascia scampo a Leali, bravissimo prima su una punizione di Honda. Spingono forte i rossoneri e al 38′ Torres per pochissimo non arriva su un gran cross di De Sciglio. In avvio di ripresa subito brividi per Abbiati dopo una conclusione a sorpresa di Coppola che sfiora il palo. Al 24′ si rivede il Milan con un bel tiro cross di Bonaventura che non impensierisce la difesa emiliana. Un minuto dopo Torres lascia il posto a Pazzini. Milan in 10 uomini al 25′ con l'espulsione di Zapata: rosso per fallo su Defrel ultimo uomo. Pazzini mette i brividi a Leali con un bel colpo di testa al 35′.  Al 40′ Lucchini sugli sviluppi di un corner batte Abbiati, ma l'arbitro annulla tutto per un precedente fallo in mischia di Cascione.

Torino-Fiorentina 1-1 (61′ Quagliarella, 77′ Babacar)

Fiorentina subito molto aggressiva e al 1′ pericoloso tiro cross di Borja Valero. Al 26′ Quagliarella tenta il gol da centrocampo: conclusione perfetta e Neto si rifugia in corner. Al 30′ decisivo Gillet che si oppone a Babacar ad un passo dal vantaggio tutto solo in area. Il duello si ripropone al 39′ e Gillet è ancora super nel dire di no all'attaccante ex Modena. Sulla ripartenza tocca a Neto superarsi nel deviare in corner un bel diagonale di Quagliarella. Non cambia il copione del match nella ripresa. Al 10′ ci prova Sanchez Mino con un tiro che esce di un paio di metri. 5′ dopo clamoroso errore di Darmian che di punta sciupa un'ottima occasione spedendo il pallone fuori. E' il preludio al gol che arriva un minuto dopo con Quagliarella che dopo un gran movimento con un diagonale preciso supera Neto. Al 29′ Gillet è super sulla punizione del neoentrato Aquilani. Al 32′ pareggio viola con Babacar servito alla perfezione da un assist del neoentrato Bernardeschi. Quagliarella semina il panico in area avversaria al 36′ ma non riesce a trovare la via del gol.

Inter-Cagliari 1-4 (9′ Sau, 17′ Osvaldo, 28′, 34′, 43′ Ekdal)

Bene il Cagliari in avvio con Balzano che dopo una serie di rimpalli in area prova senza fortuna la conclusione. Al 9′ vantaggio sardo con Sau! L'attaccante approfitta di una dormita difensiva per battere con facilità Handanovic. Passa un minuto e Palacio tutto solo si fa rimontare dalla difesa ospite in area avversaria. Osvaldo al 17′ rimette il risultato in parità: Palacio batte rapidamente una punizione servendo un solissimo Osvaldo che batte Cragno. Colpo di scena al 27′: Inter in 10 per l'espulsione di Nagatomo che conquista il doppio giallo in pochi minuti. E i sardi ne approfittano subito con Ekdal che dopo un botta e risposta in area con un rasoterra lascia di stucco Handanovic. Al 34′ incredibile ma vero ancora Ekdal firma il 3 a 1: l'ex Juventus sfrutta un assist perfetto di Ibarbo abile a dribblare mezza difesa avversaria, e firma la sua doppietta. Al 42′ rigore per il Cagliari dopo un fallo netto di Vidic su Sau. Dal dischetto si presenta Cossu che si fa ipnotizzare da Handanovic. Passa un minuto e il Cagliari centra il poker ancora con Ekdal! Lo svedese fulmina Handanovic da distanza ravvicinata. Nerazzurri sommersi dai fischi a fine primo tempo. Nella ripresa Mazzarri inserisce Guarin per Medel nella speranza di aumentare il peso offensivo della squadra. Al 6′ gol annullato ad Osvaldo che batte Cragno partendo però in posizione irregolare. 3′ minuti dopo provvidenziale intervento di Hernanes che nega la rete a Dessena. Occasione Cagliari al 24′ con Farias che su lancio di Ekdal colpisce l'esterno della rete da ottima posizione. Mazzarri nel frattempo inserisce anche Icardi.

Chievo-Empoli 1-1  (50′ Meggiorini, 58′ Pucciarelli)

Grande avvio dell'Empoli con una conclusione di Signorelli parata senza problemi da Bardi. Chievo pericoloso al 16 con Cofie che con un tiro sfiora il palo alla destra di Sepe. Al 27′ ci prova anche Paloschi che però non impensierisce il portiere avversario. Cambio nell'Empoli: Mario Rui per Laurini. Nella ripresa Corini lancia nella mischia Meggiorini per Birsa. Ed è proprio il neoentrato a firmare il gol del vantaggio: dopo un assist di Paloschi Meggiorini in scivolata beffa Sepe con un rasoterra velenoso. Al 13′ arriva il pareggio dei toscani con Pucciarelli che approfitta di una dormita di Cesar per firmare l'1 a 1. 5′ dopo Pucciarelli sciupa il raddoppio calciando incredibilmente fuori a due metri dalla porta di Bardi. Bella conclusione di Maxi Lopez al 30′ e pallone che sorvola di pochissimo la traversa.

Sassuolo-Napoli 0-1 (27′ Callejon)

Torna il sereno sopra la testa di Rafa Benitez. Sotto accusa per una stagione cominciata nel peggiore dei modi, il tecnico spagnolo è tornato alla vittoria in quel di Reggio Emilia, davanti ad un avversario quasi mai in grado di impensierire il portiere azzurro Rafael. E’ bastato un Napoli leggermente migliore di quello visto in queste settimane, per avere ragione della squadra di Di Francesco. L’undici partenopeo ha vinto, ma ha anche messo in mostra le solite “magagne” già riscontrate dai tifosi: lentezza della manovra, centrocampo con poca qualità (Gargano e Diego Lopez fanno rimpiangere Behrami e Dzemaili), disattenzioni difensive da infarto e tenuta fisica approssimativa. I tre punti colti sul terreno del “Mapei” sono, dunque, il miglior ricostituente che poteva “assumere” il convalescente Napoli di questo periodo. In attesa di tempi migliori, e di avversari più credibili, la vittoria è manna da cielo per Benitez che potrà tornare a lavorare con tranquillità, senza sentirsi addosso lo sguardo inferocito del presidente De Laurentiis. In casa Sassuolo, invece, la delusione comincia a farsi sentire. Dopo i due pareggi con Sampdoria e Fiorentina, i neroverdi hanno pagato il maggior tasso tecnico dell’undici partenopeo, scendendo inizialmente in campo senza la giusta convinzione. Al Sassuolo non è bastato un secondo tempo tutto cuore (traversa di Peluso a 5 minuti dal termine), per raddrizzare l’incontro. Occorre un veloce cambio di rotta, già a partire dalla prossima sfida di Roma con la Lazio. Se gli emiliani non ritroveranno in fretta quello “spirito” messo in mostra nella scorsa stagione, la lotta per non retrocedere potrebbe rivelarsi più dura del previsto.

Atalanta-Juventus 0-3 (34′ e 59′ Tevez, 82′ Morata)

Roma raggiunta in vetta alla classifica, come da copione. A Bergamo la Juventus infatti vince grazie ai gol di Tevez che sigla una doppietta spartiacque avvalorata dalla super parata di Buffon sul rigore tirato da Denis che poteva costare ai bianconeri l’1-1 e il primo gol in campionato. Nulla di tutto ciò, anzi. Perché non solo i campioni d’Italia non subiscono reti ma 60 secondi dopo lo scampato pericolo, l’Apache fulmina la difesa orobica per il 2-0 della tranquillità. E’ durata dunque solo l’attimo della pausa tra i due anticipi di sabato la leadership solitaria giallorossa. Anche contro l’Atalanta, Allegri ha messo in campo una formazione attenta, con i migliori sul terreno di gioco, dove ha brillato la stella di Tevez, a segno e decisivo ancor più della passata stagione e già capocannoniere a quota 4 gol. Nel finale c’è stato spazio anche per Morata che ha trovato la gloria con la rete del 3-0. Il gioco bianconero ha evitato cross alti, traversoni dalle fasce per prediligere i passaggi rasoterra, senza il solito pressing asfissiante ma ragionando maggiormente nella costruzione del gioco. Questa Juventus di Allegri, già da record, chiude la quinta gara senza subire reti, mantenendo una capacità di andare a segno che nell’era Conte non era mai stata così evidente. Qualcosa di nuovo è arrivato in casa juventina e questo fa ben sperare soprattutto per quel che era considerato il vero tallone d’Achille, la Champions League. Che arriverà puntualmente mercoledì a raccontare la sua verità.

Roma-Verona 2-0 (75′ Florenzi, 86′ Destro)

La Roma risolve la questione Verona nel secondo tempo riconfermando di essere squadra tosta, mai rinunciataria, affamata di punti e gol. Lo fa ancora una volta sprecando tanto per più di un’ora ma alla fine raccogliendo tre punti pesantissimi alla vigilia di una settimana delicata per il match di Champions League conto il Manchester City. I giallorossi fuggono a quota 15 punti dopo 5 tunri, mettendo leggera pressione alla Juventus che dovrà rispondere sul campo di Bergamo contro un’Atalanta che arriva dalla scottatura di San Siro e che non vorrà perdere altri punti. Vittoria nel segno di Rudi Garcia che nel primo tempo mette subito nella mischia capital Totti sperando nella giornata di grazia del suo 38° compleanno, ma la rete non arriva. Totti sfiora il gol ripetutamente ma non basta e nella ripresa il tecnico francese effettua le scelte vincenti: fuori il capitano e Ljaijc,dentro Florenzi e Gervinho per aumentare la velocità dalla trequarti in su. Risultato? Florenzi va a segno con un diagonale da fuori area e Mattia destro si inventa un gol da 40 metri vedendo fuori dai pali (l’ottimo) Gollini. Verona che perde dopo 5 partite la propria imbattibilità per una scelta tattica troppo remissiva: gli uomini di Mandorlini hanno fatto tremare De Sanctis un paio di volte ma hanno preferito chiudersi e provare a ripartire più che a provare a fare la propria gara. Poco male, la prima parte di questa stagione è comunque positiva per gli scaligeri. Positivissima per i giallorossi. Juve avvisata.

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