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Serie A, 14a giornata: sconfitte Roma e Lazio, rischiano Garcia e Pioli

Giallorossi sconfitti in casa dall’Atalanta, biancocelesti che cadono per mano dell’Empoli: i tecnici nel mirino. Imprese di Carpi, Udinese e Frosinone: i friulani passano sul campo del Chievo, sprofonda l’Hellas, annientato anche al Matusa. Il Genoa cede in casa contro gli emiliani.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Momento difficile per le romane, con la Roma che si fa battere 2-0 in casa da un'Atalanta cinica e spietata, e dice addio al sogno di raggiungere la vetta almeno per un giorno, in attesa dei posticipi che vedono impegnate la Fiorentina a Reggio Emilia ed al San Paolo il Napoli e l'Inter. Ed ora per i giallorossi si mette male, perché dietro spingono Milan e Juventus, mentre avanti rischia di essere staccate dal trio di testa. Piove sul bagnato per Rudi Garcia, che dopo le sei reti incassate dal Barcellona, è tornato nuovamente al centro della contestazione. Ma non va bene neanche alla Lazio, sconfitta ad Empoli per 1-0 e che in campionato ormai non vince dallo scorso 25 ottobre, quando si era imposta 3-1 sul Torino all'Olimpico.

La squadra di Pioli può recriminare però per ben due reti annullate a Miro Klose: la prima per carica sul portiere Skorupski (che c'era), la seconda per un fuorigioco che però, forse, non c'era. Ma in generale, la squadra di Pioli deve mangiarsi le mani per aver regalato quasi un'ora all'Empoli, che di fatto ha meritato la vittoria, la terza consecutiva. Ora i biancocelesti sono un po' più lontani dalla zona Europa e, paradossalmente, un po' più vicini a quella retrocessione. Urge, insomma, cambiare registro.

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Se la Lazio piange, la Roma non ride. Pioggia di fischi sull'Olimpico, dove i pochi tifosi giallorossi presenti speravano di vedere in campo almeno l'orgoglio dopo il 6-1 di Barcellona: ed invece, si è vista solo una bella Atalanta, che non ha sbagliato praticamente nulla. Pochissimi i guizzi della Roma di Rudi Garcia, ancora in stato di shock dopo la stangata del Camp Nou, al contrario la Dea ha capitalizzato al massimo le occasioni avute. Una rete di Gomez ha spianato la strada all'impresa, con Denis che ha trovato poi il punto dello 0-2 su rigore, ineccepibile, causato da Maicon che in scivolata disperata per chiudere ancora su Gomez, veniva anche espulso. Nel finale, ospiti in nove per la doppia espulsione di Stendardo e Grassi, ma il risultato era ormai ampiamente in cassaforte. Ed ora, rischia grosso Rudi Garcia.

Dagli altri campi, colpi in chiave salvezza per Udinese, Carpi e Frosinone. I friulani hanno espugnato 3-2 il Bentegodi del Chievo Verona, grazie ad un grandissimo Thereau, capace di segnare due reti e propiziare un'autorete di Frey: non sono bastate le due perle di Paloschi ed Inglese, alla fine i tre punti prendono la A23 in direzione Udine. Stesso risultato per il Frosinone, che prima dilaga contro un Verona che è ormai il fantasma di se stesso, e poi rischia di farsi beffare: una doppietta di Ciofani ed un gol di Dionisi portano i frusinati sul 3-0, poi Viviani e Moras hanno il merito di rendere meno pesante il passivo, ma l'Hellas ora è ultimo in classifica da solo, e Mandorlini rischia l'esonero. Il Carpi, infatti, è stato capace di espugnare Marassi, e lasciare così gli Scaligeri all'ultimo posto solitario: dopo il vantaggio di Figueiras per il Grifone, l'ex-Marco Borriello e Zaccardo poi, hanno firmato la remuntada emiliana.

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