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Seedorf: “Nessun ultimatum”. Berlusconi: “Il Milan ha bisogno di me”

Lazio e Fiorentina decisive, ma il tecnico del Milan, Seedorf, ostenta tranquillità: “Galliani? La sua esperienza ci sarà molto utile per uscire da questo momento di difficoltà”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Vorrei occuparmi del Milan che in questi tempi, come sapete, ne ha bisogno". Silvio Berlusconi al capezzale del club rossonero in piena crisi di gioco e di risultati, tanto da tenere sulla graticola anche il tecnico Clarence Seedorf. Tanto richiedere le cure particolari del Presidente. "Una delle cose di cui mi occuperò nella mia terza giovinezza sarà il Milan, specialmente ora". Fuori dalla Champions, lontano dall'Europa League, ancora nella zona anonima del campionato e con il cambio in atto in seno alla società: l'allenatore è chiamato a districarsi anche tra queste cose.

Seedorf ostenta tranquillità

Lazio e Fiorentina, due partite decisive per il futuro di Seedorf in panchina. Dovesse fallire, allora s'aprirebbero nuovi scenari con Tassotti in panchina a far da traghettatore e poi largo al nuovo che avanza: ovvero, Inzaghi che sembra l'uomo del futuro. L'olandese, però, ostenta tranquillità. "Non ho ricevuto telefonate né da Berlusconi, né da Galliani in questo senso, la società non mi ha detto che sono in bilico. Personalmente, sono sempre molto motivato e convinto che la squadra possa migliorare. La presenza di Galliani? La sua esperienza ci sarà molto utile per uscire da questo momento di difficoltà".

Il colloquio con gli ultrà del Milan

Seedorf fa chiarezza anche su questo, sgombrando il campo da ulteriori voci: "Non ho mai parlato male del gruppo, non l'ho fatto da giocatore e non lo faccio da allenatore". 

Da Balotelli nel mirino alle accuse di Maldini

Balotelli ha difeso l'allenatore più volte. A chi gli chiede di Super Mario, Seedorf risponde così: "Non c'è alcuna situazione di favore nei suoi confronti. Il suo futuro? Potete parlarne con lui". E quando il discorso scivola su Maldini liquida la questione in maniera molto chiara: "Direi che la conferenza può finire qui".

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