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Sarri: “Napoli-Inter da scudetto? Mi viene da ridere”

Il tecnico dopo la vittoria di Bruges dice la sua sulla prossima sfida contro i nerazzurri che potrebbe incidere sugli equilibri del campionato.
A cura di Marco Beltrami
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Sarri come Mancini. Se il tecnico nerazzurro dopo la vittoria contro il Frosinone ha dichiarato: “Il primato dell’Inter non durerà a lungo? Sono d’accordo”, anche il mister del Napoli continua a mantenere un profilo basso. Subito dopo l’ennesima vittoria in Europa League in quel di Bruges e alla vigilia di Inter-Napoli, l’ex Empoli ha così giudicato la definizione di “sfida scudetto” per il big match in programma lunedì al San Paolo: “L’Inter? Voglio solo andare a cena. Mi viene da ridere quando sento parlare di sfida-scudetto.. Mancano ancora 25 gare e dunque faccio fatica a giudicare il prossimo impegno poco più che una partita importante. Altre volte ho visto in passato dire che il campionato era chiuso una domenica e riaperto quella successiva".

Senza pensare alla possibilità di conquistare il primato momentaneo in classifica, il Napoli ha un unico obiettivo, quello di regalare una gioia ai suoi tifosi: “Quel che so per certo è che noi faremo tutto il possibile per dare una soddisfazione ai nostri tifosi. E per il momento questa è l'unica cosa che conta”.

Inter avvertita dunque per un Napoli che anche contro il Bruges ha dimostrato di vivere un momento di forma eccezionale. Nonostante l’assenza di molti titolari, gli azzurri hanno conquistato la vittoria numero 5 in Europa: “La partita di stasera era difficile per noi soprattutto a livello mentale. Invece i ragazzi sono stati bravi, hanno fatto il loro dovere con concentrazione". Ha colpito in particolare l’utilizzo di molti esterni nella sfida contro la formazione belga. Nessuna voglia di “copiare” le corazzate del calcio europeo, ma solo un modo di fare necessità virtù: “Non guardo molto le squadre straniere e se lo faccio, lo faccio solo per divertimento. Chiaro che un Bayern-Barcellona me lo guardo con piacere, ma sinceramente credo che ognuno debba scendere il proprio modo di giocare in base alle caratteristiche dei giocatori che si hanno a disposizione. Stasera la penuria di attaccanti mi ha costretto, per dare un po' di riposo ad Hamsik e Callejon, a schierare tutti gli esterni difensivi di cui disponevo".

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