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San Siro, dopo 70 anni Inter e Milan si separano

La ‘Scala del Calcio’ diverrà l’esclusiva casa nerazzurra, mentre i rossoneri hanno già scelto la Zona Expo per il loro impianto di proprietà. Definiti anche i tempi: dal 2016 ognuno giocherà nel proprio stadio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una convivenza durata per 70 anni che ora è destinata a concludersi. Quella delle due società milanesi che hanno convissuto dagli anni 40 spartendosi a metà San Siro, lo stadio di proprietà del Comune di Milano e che fra un paio di stagioni subirà una svolta epocale. Perché il Milan è destinato a lasciare la ‘Scala del Calcio' con un progetto ambizioso che vedrà il nuovo impianto tutto rossonero dal 2016 alle porte della città, in Zona Fiera nell'area Rho-Pro oggi dedicata all'Expo2015 e domani allo stadio di esclusività milanista. Per l'Inter, invece, un cammino inverso, restando al "Meazza" con l'idea di ristrutturare l'impianto il cui ultimo intervento risale ai Mondiali 1990 cercando un accordo vantaggioso con il Comune.

Strategia Inter: recuperare San Siro – Erick Thohir ha giocato un po' a rimpiattino: davanti alla volontà rossonera di lasciare San Siro e stabilirsi in quella che oggi è la Zona Expo2015 alle porte della città, si era subito accodato alla società milanista per assaggiare le reali volontà di Barbara Berlusconi e soci di voler lasciare l'attuale impianto e costruirne uno ex novo di proprietà. Una volta compreso che dal quartier generale rossonero non si scherzava e le richieste e le formalità burocratiche erano state già avviate, il presidente nerazzurro si è tirato prontamente indietro dalla prima idea di voler lasciare San Siro, trovandosi in pratica a disposizione esclusiva l'attuale stadio, la ‘Scala del Calcio' per la quale però necessita di una radicale ristrutturazione. Ma non è un problema per il tycoon indonesiano che dovrà invece intavolare una serie di riunioni con il Comune, attuale proprietà dello stadio, per cerare di strapparne la concessione esclusiva a fronte di un esborso economico da valutare e monetizzare.

Strategia Milan: zona Expo – Barbara Berlusconi ha giocato subito allo scoperto. Nel mentre del suo insediamento rossonero, la figlia del proprietario ha preferito mettere in chiaro i progetti della società: dirigenza nuova, sede nuova, stadio nuovo. Il tutto con piani e date ben stabilite potendo così contare su un lasciapassare immediato in attesa di incominciare i lavori. La data è fissata per la fine del 2015, quando si concluderà l'Expo e l'area sarà liberata dalle strutture della fiera più grande del mondo. I lavori dovrebbero durare un anno, così per la stagione 2016-2017 il Milan potrebbe anche iniziare la sua nuova avventura nel nuovo impianto sulla scia di quanto accaduto a Torino con la Juventus. La società rossonera, dopo il dietrofront nerazzurro, non ha più competitor da cui guardarsi e così può già pianificare con tranquillità tutte le fasi.

L'ultimo acuto, la finale di Champions 2016 – Lo stadio di San Siro è stato costruito nel 1925, ed era nato come ‘casa rossonera' perché ospitava le partite del Milan nel periodo in cui l'Inter giocava all'Arena. Nella stagione 1947-1948 era iniziata invece la coabitazione nell'allora "Meazza" fino ad oggi per quasi 70 anni. Fra un paio di stagioni i futuri di Inter e Milan si divideranno non prima di poter ospitare nel maggio 2016, la finale di Champions League che l’Uefa ha assegnato San Siro. Un'occasione unica per Milano e le sue squadre nella speranza che almeno una di loro possa chiudere in bellezza la propria avventura in uno stadio che ha visto decenni di trionfi rossonerazzurri.

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