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San Paolo devastato: cani sciolti o gruppi organizzati nell’atto vandalico?

Dopo il raid vandalico ci si interroga sul perché e soprattutto chi é stato l’autore di questo attacco alla società di De Laurentiis.
A cura di Francesco Ferrara
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Quello che é successo ieri pomeriggio al san Paolo é stato un vero e proprio attacco frontale alla società di De Laurentiis. Alcuni teppisti sono penetrati nell'impianto di Fuorigrotta e lo hanno devastato, danneggiando tutto ciò che potevano: dal manto erboso alle panchine.

Ci si chiede perché hanno fatto questo? E soprattutto chi? Si vocifera che siano stati 5-6 ragazzi, quindi si potrebbe pensare a cani sciolti, a dei balordi che non sapevano cosa fare nel pomeriggio di Domenica. L'ipotesi però sembra da scartare. Il raid è stato apparso ben organizzato, quasi studiato a tavolino da "professionisti" del settore.

Si indaga quindi nel tifo violento. Alcuni gruppi organizzati, ostili alla società per la tessera del tifoso e per alcune limitazioni imposte ai tifosi turboenti, avrebbero potuto mettere a segno questo attacco per mandare un preciso avvertimento a De Laurentiis. O forse si tratta di una semplice vendetta.

La cosa certa é che Napoli-Liverpool é a rischio, e potrebbe saltare addirittura la sfida col Milan. Questo raid andato a segno con una tale semplicità dimostra ormai l'inadeguatezza del san Paolo, uno stadio ricco di storia ma antiquato. Dopo questo episodio nella mente di De Laurentiis farà sempre più strada l'idea di costruire uno stadio nuovo, moderno e magari lontano dal centro cittadino.

Francesco Ferrara

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