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Zenga: “Io e la mia Samp sottovalutati da tutti”

Il tecnico blucerchiato, all’indomani del pareggio contro l’Inter, rivendica più fiducia dopo il buon inizio di campionato dei suoi ragazzi: “Sono finalmente arrivato al cuore della mia squadra”.
A cura di Alberto Pucci
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Uno la bufera la sta affrontando in queste ore, l'altro ne è uscito in poche partite dopo averla combattuta nella scorsa estate. José Mourinho e Walter Zenga, al di là dell'amore per i colori nerazzurri, hanno un minino comune denominatore: sanno tener testa ai momenti più difficili. Il tecnico blucerchiato, messo subito sotto accusa dopo la bruciante eliminazione dai preliminari di Europa League, sta guadagnando punti e maggior considerazione dopo il brillante avvio di campionato della sua squadra: culminato con il pareggio "stretto" contro l'Inter di Roberto Mancini. Ospite della trasmissione radiofonica Radio Anch'Io Sport, Zenga ha parlato del suo momento e di quello della sua Sampdoria: "Penso di essere finalmente arrivato al cuore della mia squadra – ha spiegato il tecnico – Tra me e i ragazzi, c'è un bel rapporto: onesto e sincero al 100%. Condividiamo e ci diciamo tutto. Contro l'Inter, comunque, non è stata la miglior Sampdoria. La migliore è quella che vince".

Lode a Mou – Dopo che nel post gara si era lamentato del troppo scetticismo nei suoi confronti, Walter Zenga ha spiegato qual è il suo modello da imitare: "Il mio allenatore di riferimento resta Josè Mourinho – ha dichiarato l'uomo ragno – Il portoghese sa gestire alla grande tutte le situazioni e riesce a creare un rapporto pazzesco con i suoi giocatori". Un feeling che l'ex portiere nerazzurro sembra aver creato non solo con la squadra e la tifoseria, ma anche con Massimo Ferrero: "Le sue parole le ascolto sempre, anche se preferisco non commentarle – scherza Zenga – Dice che è stata una rapina e dovevamo vincere 11-1? Il mio presidente ha sempre ragione. Rispetto a quando giocavo io, la Serie A non è più il campionato più bello ma sicuramente è il più duro. Difficile, ad esempio, dire chi vincerà lo scudetto…anche se la squadra che più mi ha impressionato è stata la Roma. Cassano? Ha giocato l'ultima gara da titolare a gennaio e non ha ancora i novanta minuti nelle gambe".

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