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Sampdoria, la favola di Krsticic dal tumore alla felicità di diventare padre

Il centrocampista serbo è diventato papà di Andrej proprio nel giorno del derby vinto contro il Genoa in cui è entrato in campo nei minuti finali. E pensare che nel 2008 gli avevano diagnosticato un tumore e solo 48 ore di vita.
A cura di Alessio Pediglieri
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Iniziamo dalla notizia più positiva per Nenad Krsticic, il numero 10 della Sampdoria che è diventato proprio oggi, nel giorno del derby, papà del piccolo Andrej, primogenito. Il giocatore aveva lasciato temporaneamente il ritiro per assistere al parto all'ospedale San Martino di Genova, per poi tornare nel ritiro della squadra che stava preparando gli ultimi accorgimenti in vista della sfida col Genoa. Partita vinta 1-0 grazie a Gabbiadini con Krsticic che ha potuto partecipare alla festa entrando in campo nei minuti finali del match, grazie a Sinisa Mihajlovic che lo ha omaggiato di un gesto di un'importanza enorme per il giocatore da un punto di vista soprattutto umano. E che ha permesso di scrivere un altro motivo per cui questo 28 settembre 2014 sarà indimenticabile per il giocatore, tornato a giocare dopo un terribile e lunghissimo periodo in cui ha rischiato la vita a causa di un linfoma scoperto – quasi per caso –  nel 2008 poco dopo il suo arrivo nella Genova doriana.

Il dramma e la resurrezione direttamente dal suo racconto. Il racconto di quei momenti difficili arriva direttamente dalle parole del giocatore che oggi sembra aver superato definitivamente il problema anche se il monitoraggio resta costante e continuo. Parole che risalgono ad inizio 2012 e che oggi, con la sua presenza nel derby, hanno un valore inestimabile per comprendere il cammino che ha dovuto percorrere, con 4 mesi in ospedale, fino alla perdita di peso fino a 50 chili. Ma mai con la sensazione di essere rimasto solo: "La Sampdoria non mi ha lasciato solo neppure un giorno. È venuto a trovarmi anche il presidente Garrone. Io ho sempre creduto di guarire e di poter tornare a giocare". E a luglio dello stesso anno nuovi test medici che lo fermano per altri mesi fino al gennaio 2012 quando ottiene il definitivo via libera

Il tumore, la diagnosi, la rinascita. Il primo settembre del 2008, Krsticic era arrivato sotto la Lanterna, sponda Samp. Non un inizio fortunato per il classe '90 dalle grandi aspettative ma che dopo nemmeno due mesi si rompe il menisco. Operato, i tempi di recupero sarebbero i consueti se non fosse che nello stesso frangente medici blucerchiati scoprono qualcosa di enormemente più grave: un linfoma con una diagnosi disarmante,  quarantotto ore di vita. La corsa per la vita inizia subito e le cure dell'ospedale San Martino capovolgono ogni previsione. Krsticic torna ad allenarsi a gennaio del 2010, ad aprile è convocato per una partita della 

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Primavera contro il Sassuolo. A giugno segna contro i pari età del Milan e nel 2011 è con la prima squadra in serie B tra le seconde linee.

La rinascita con Ferrara e la maglia da titolare con Mihajlovic. Nel 2012 è una delle rivelazioni della Samp di Ferrara e a ottobre dello stesso anno il ct della Serbia, l'ex doriano Mihajlovic, lo convoca in nazionale maggiore. Ma la sfortuna non lo lascia e Krsticic si infortuna ancora per una distorsione alla caviglia con interessamento dei legamenti. Ma non demorde e ritorna in campo regolarmente per la stagione successiva dove è tra i titolari di Mihajlovic con 34 presenze e 3 reti. Infine la storia di oggi, 28 settembre, nel giorno in cui diventa papà e che calca il terreno di Marassi con la Samp che festeggio la 27a vittoria nel derby contro il Genoa.
La favola continua.

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