12 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ferrero attacca Reina: “Il simulatore calvo che non mi ha fatto vincere a Napoli”

Il patron dei blucerchiati reduce dal derby vinto sul Genoa spera in un finale in crescendo della sua Samp, a partire dalla prossima gara contro la Juventus. Intanto non dimentica la beffa con il Napoli dove il successo è svanito per una simulazione di Pepe Reina, il simulatore calvo. Infine, gli auguri a Cassano: “Mi critica? Gli voglio bene come a un figlio, lunga vita ad Antonio”
A cura di Alessio Pediglieri
12 CONDIVISIONI
Immagine

E' un Massimo Ferrero che non si accontenta e che rilancia in alto le ambizioni della Sampdoria. Effetto derby, ma anche il ritorno in pompa magna di uno dei presidenti più vulcanici della Serie A. ‘Er Viperetta' in diretta tv sulle reti Mediaset si prepara alla sfida contro la Juventus, un match difficile ma non impossibile nel quale firmerebbe anche per un pareggio. Ma non dimentica i problemi che la sua squadra ha avuto in stagione sia sul campo che fuori. Da Pepe Reina, ancora al centro delle ironiche critiche del patron blucerchiato, all'ex figliol prodigo Cassano con cui si è chiuso un burrascoso rapporto professionale.

Il simulatore calvo – Non dimentica Ferrero ance se prova a riderci sopra. Per non aizzare un clima ancor più livido e rancoroso verso i direttori di gara nelle ultime settimane nell'occhio del ciclone. Il patron della Sampdoria, però, non perdona. E quando parla di Pepe Reina non riesce nemmeno a nominarlo. Il riferimento è alla mancata prestigiosa vittoria della Sampdoria sul Napoli vanificata da una simulazione dell'estremo dei partenopei che fece espellere ingiustamente Silvestre: "C'era un giovane arbitro che non conoscevo, gli ho fatto un brutto servizio ma magari lui non c'entrava niente, era tutta colpa di quel gran simulatore antisportivo, quello calvo. Ho chiesto scusa a quell'arbitro giovane ma la rabbia era tanta per una gara che avrei voluto vincere e stavo per farlo".

La croce di Fantantonio – Poi, le spine fuori dal campo, che portano il prestigioso e ingombrante nome di Antonio Cassano: "Io gli voglio bene ma chi è causa del suo male pianga se stesso. Io ho fatto solo del bene ad Antonio, mi ha chiesto la rescissione del contratto e gliel’ho concessa, mi ha chiesto di giocare ancora due o tre mesi con la primavera e di allenarsi e non ho avuto nulla in contrario. Di più non avrei potuto fare. Lui mi critica? Lunga vita ad Antonio Cassano".

Lo sgambetto alla Juventus – Infine il match contro i bianconeri, forti, primi ma al centro di polemiche dopo le partite contro Napoli, Inter e Milan. Ferrero non ci sta, evita di calcare la mano ma spera che la sua Samp possa strappare un risultato positivo anche a cavallo di un momento difficile da gestire per la Juventus: "Ci vuole fortuna. Mi accontenterei pure di un pareggio. Spesso ho detto che vincevo, poi non ho vinto ed ho fatto una brutta figura. Adesso sto zitto, è meglio"

12 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views