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Russia 2018, Infantino conferma: “Ai Mondiali utilizzeremo la VAR”

Il numero uno della Fifa ha confermato l’utilizzo della tecnologia nei prossimi Mondiali: “Finora abbiamo avuto solo risposte positive”. In Serie A, arriverà dalla prossima stagione.
A cura di Alberto Pucci
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L'annuncio era nell'aria ed è arrivato poche ore fa: ai prossimi Mondiali del 2018, che si svolgeranno in Russia, verrà utilizzata la tecnologia VAR (Video Assistant Referee) per aiutare gli arbitri nella valutazione finale degli episodi di gioco più controversi. Ad annunciare questa novità storica, è stato Gianni Infantino. Il presidente della Fifa, ora convinto sostenitore della moviola in campo, lo ha dichiarato a margine del congresso della Conmebol che si è tenuto a Santiago del Cile: "Utilizzeremo la VAR ai prossimi mondiali in Russia perché ad oggi abbiamo avuto solo risposte positive". Dopo la goal-line technology, arriva dunque un'altra svolta epocale per il mondo del calcio. Già sperimentata in questi mesi, non senza qualche polemica di troppo, la Video Assistant Referee è quindi pronta per essere sdoganata nell'evento più importante al mondo.

La Var anche in Serie A

In attesa del suo utilizzo al Mondiale del 2018, la VAR farà ufficialmente il suo ingresso in campo nella nostra Serie A con l'inizio del prossimo campionato. "Partiamo dalla prima giornata di campionato del prossimo anno, anticipando quindi di una stagione – ha spiegato Marcello Nicchi, al termine del Consiglio federale della Figc – Ora aspettiamo l’autorizzazione dell’International Board. Per la finale di Coppa Italia invece non ci sarà". Oltre a Nicchi, ha preso la parola anche l’ex arbitro internazionale Roberto Rosetti: anch'egli presente in federazione per discutere della questione Diventato responsabile del progetto italiano della "Video assistant referee", Rosetti ha confermato di aver già discusso dell'utilizzo con Infantino: "Ho avuto un colloquio con il presidente Fifa, che ci ha dato la disponibilità". Se dall'International Board arriverà l'ok, l'Italia sarà il terzo paese europeo ad utilizzare la tecnologia, dopo Olanda e Germania.

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