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Rooney torna nella scuola frequentata da bambino per le 100 presenze in Nazionale

Il capitano dell’Inghilterra celebra in un modo curioso le prossime 100 presenze con la Nazionale, incontrando giovani studenti entusiasti.
A cura di Marco Beltrami
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Sabato 15 novembre Wayne Rooney collezionerà la presenza numero 100 con la Nazionale inglese a Wembley contro la Slovenia. Un risultato prestigioso per quello che è diventato il capitano dell'Inghilterra che spera, anche grazie ai suoi gol, di staccare presto il biglietto per i prossimi Europei 2016. Per celebrare l'ennesimo record della sua carriera, la stella del Manchester United è tornato nella scuola primaria frequentata da bambino. Una pratica che rappresenta una vera e propria tradizione visto che prima di lui anche Bobby Moore e Steven Gerrard hanno fatto visita a giovani studenti in estasi per la presenza dei loro idoli. Una giornata da ricordare dunque per Rooney e anche per i giovani studenti della scuola elementare cattolica di  San Swithin in Croxtet che per l'occasione hanno indossato tutti la maglia dell'Inghilterra. Rooney che ha frequentato l'istituto fino agli 11 anni ha dichiarato sul suo sito ufficiale: "Diventare capitano dell'Inghilterra è stato un sogno che si avvera per me. E ‘una sensazione incredibile di tornare qui, dove sono andato a scuola da ragazzo, e di essere in grado di dire ai giovani che i sogni possono davvero diventare realtà. Sono molto orgoglioso di  ricordare da dove vengo ".

Rooney e ricordi della sua esperienza nella scuola primaria di San Swithin

Tantissime le domande rivolte dai giovani studenti al campione inglese che oltre a firmare autografi, magliette e cappellini si è fatto immortalare in più di un'occasione. In particolare il centravanti ha sottolineato l'importanza della formazione scolastica ripercorrendo anche la sua esperienza negli anni trascorsi al San Swithin: "Mi ricordo di essere su quel palco nel coro della scuola. Ho avuto una parte da solista in un gioco di un anno e non ho voglia di cantare di nuovo! Ci sono stati uno o due cambi, ma è ancora quasi tutto come me lo ricordo. Quando si è qui come un bambino, si pensa che è assolutamente enorme, l'edificio e il resto. Ho sempre pensato che la scuola era grande come tre campi da calcio. Così è stato speciale tornare e per me è un grande giorno".

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