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Rooney condannato: 2 anni senza patente e lavori socialmente utili

L’attaccante che ha ammesso davanti alla corte di aver guidato in stato di ebbrezza, si è scusato attraverso un comunicato stampa: “Quello che ho fatto è completamente sbagliato. Ho già chiesto scusa alla mia famiglia, all’allenatore, al presidente e a tutti coloro che fanno parte dell’Everton”. Per lui condanna a 100 ore di lavori socialmente utili non retribuiti e patente sospesa per 2 anni.
A cura di Marco Beltrami
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Wayne Rooney ha ammesso davanti al giudice del tribunale di Stockport di avere guidato in stato d'ebbrezza lo scorso 1 settembre, quando era stato fermato e arrestato dalla polizia dopo una serata trascorsa in un pub di Alderley Edge. E' arrivato dunque il verdetto nei confronti dell'attaccante da parte della corte che lo ha condannato a 100 ore di servizi sociali non retribuiti e alla sospensione per ben due anni della patente.

Rooney ammette di aver guidato in stato d'ebbrezza

Wayne Rooney all'indomani di United-Everton e dopo la clamorosa sconfitta incassata in EL contro l'Atalanta, si è presentato in mattinata presso il tribunale di Stockport. Abito scuro e mani in tasca, il calciatore con la testa bassa è stato scortato da una dozzina di agenti di polizia e da due guardie di sicurezza. Il bomber inglese ha deciso di confermare di aver guidato in stato di ebbrezza nella notte tra il 31 agosto e l'1 settembre dopo aver trascorso una serata di bagordi presso il Bubble Room.

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La condanna del tribunale per Rooney

Il giudice, come spesso accade in questi casi, ha innanzitutto deciso di sospendere la patente dell'attaccante dell'Everton che dunque non potrà guidare per i prossimi 2 anni. Inoltre Rooney dovrà dedicarsi anche ai lavori socialmente utili. 100 ore per il giocatore che non sarà retribuito per questo impiego benefico.

Le scuse di Rooney

Wayne Rooney ha voluto nuovamente chiedere scusa a tutto l'ambiente, e alla sua famiglia, affidando le parole ad un comunicato ufficiale: "Voglio chiedere pubblicamente scusa per la mia mancanza di giudizio, quello che ho fatto è completamente sbagliato. Ho già chiesto scusa alla mia famiglia, all'allenatore, al presidente e a tutti coloro che fanno parte dell'Everton. Voglio chiedere ancora scusa a tutti i tifosi dell'Everton e a chi mi ha seguito durante la carriera. Accetto la sentenza della corte".

Il matrimonio di Rooney a rischio

Il 31enne ora dovrà risolvere i suoi problemi familiari scatenati proprio per la scappatella costatagli la condanna. In quella serata l'attaccante si sarebbe accompagnato a Laura Simpson che avrebbe poi rivelato i dettagli del loro incontro. Una situazione che ha fatto infuriare la moglie Coleen in attesa del quarto figlio, che è tornata subito in Inghilterra per chiarire la situazione con il marito. che già in passato non si è dimostrato irreprensibile.

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