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Rooney al Casinò, serata da incubo: perde circa 600 mila euro

L’attaccante del Manchester United ancora una volta nel mirino dei tabloid: dopo la notte brava al pub con amici, adesso la notizia della fortuna dissipata al tavolo verde.
A cura di Maurizio De Santis
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La copertina di The Sun dedicata a Wayne Rooney
La copertina di The Sun dedicata a Wayne Rooney

Prima le indiscrezioni sulla notte brava alla vigilia della gara contro il Manchester City, adesso l'ennesima notizia che ha sollevato clamore in Inghilterra. Wayne Rooney finisce ancora una volta nel mirino dei tabloid, in particola di The Sun: dopo aver raccontato della serata (fino alle 3 del mattino) trascorsa con amici al pub, a bere qualche birra di troppo e a scherzare con le ragazze, il giornale accende i riflettori sul vizio del gioco che avrebbe spinto il calciatore a dissipare 500 mila sterline (circa seicentomila euro) al Casinò.

L'avventura di ‘Wazza' a Old Trafford. Libro agli sgoccioli ma gli ultimi mesi con la maglia dei Red Devils rischiano di trasformarsi in uno stillicidio di gossip e polemiche per l'attaccante. Ad attenderlo all'orizzonte ci sono un viaggio in Cina e un contratto sontuoso per averlo al di là della Grande Muraglia. La realtà, però, è fatta dal chiacchiericcio che lo accompagna da settimane, questa volta in relazione a una notte terribile – così è stata definita – al tavolo verde.

Dissipato un capitale. Secondo il tabloid, Rooney ha perso mezzo milione di sterline (circa seicentomila euro) in appena due ore trascorse al casinò. Una notizia che ha mandato su tutte le furie la moglie del giocatore, Coleen: in viaggio con i figlioletti, quando ha appreso cosa aveva combinato il marito lo avrebbe affrontato a muso duro. Un brutto finale di stagione per ‘Wazza', nonostante il Manchester United sia giunto in finale di Europa League con l'Ajax e abbia la possibilità di vincere finalmente un trofeo importante dopo tempo, oltre a rientrare in Champions dalla porta principale.

Non è la prima volta che Rooney si lascia trascinare dall'euforia del gioco: in base a quanto raccolto dal giornale, avrebbe avuto problemi del genere anche ai tempi della sua esperienza all'Everton, quando non era ancora un giocatore affermato.

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