7 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ronaldo: “Vita notturna? Con una moglie come quella di Figo, sarei rimasto a casa”

L’ex fenomeno del calcio brasiliano, in una lunga intervista concessa a Radio Onda Cero, ha ricordato la terribile notte prima della finale di Parigi contro la Francia e ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera: “Ho avuto tanti infortuni per colpa degli allenamenti collettivi”.
A cura di Alberto Pucci
7 CONDIVISIONI
Immagine

Mentre la Milano nerazzurra continua a dividersi su Mauro Icardi, c'è un altro pezzo della storia del club milanese che continua a girare il mondo e a portare in giro il nome del calcio spettacolo. Dopo aver compiuto anche lui, da poche settimane, la fatidica età dei quarant'anni, Ronaldo "il fenomeno" è ancora sul pezzo e pronto a raccontare calcio. Lo ha fatto anche recentemente in una lunga intervista a Radio Onda Cero, nella quale ha regalato aneddoti e curiosità divertenti: "Un giorno Florentino Perez mi prese da parte e mi disse di stare più a casa e di non uscire così tanto la sera – ha ricordato il brasiliano – Lo fece prendendo ad esempio Figo, ma io gli risposi che con la moglie che aveva Figo pure io sarei rimasto molto più tempo a casa".

Sacchi e Capello

Con qualche chilo in più, ma con la stessa voglia di sorridere di un tempo, Ronnie ha poi ricordato i suoi esordi ed il rapporto con due suoi grandi ex allenatori: "Con me hanno spesso sbagliato metodo di allenamento – ha continuato Ronaldo – Nei primi dieci anni di carriera mi sono allenato molto male. A volte dovevo correre come Roberto Carlos e Cafu e non potevo. Ho avuto tanti infortuni per colpa degli allenamenti collettivi. Quando ero al Real Madrid, e in occasione di un mio doppio ritardo, Sacchi mi fece una ramanzina di ben 15 minuti e mi ha multò. La seconda volta, prima ancora che cominciasse a parlare, gli dissi: o la ramanzina o la multa. Fabio Capello? Non lo inserisco tra i miei migliori allenatori. Non mi sembrava un tipo molto sveglio".

Tra la vita e la morte

Nel lungo colloquio con il giornalista spagnolo, Ronaldo ha anche tirato fuori dal cassetto qualche ricordo particolarmente amaro,  come quello del malore accusato nella famosa notte di Parigi prima della finale mondiale 1998: "Devo ringraziare Roberto Carlos, perché fu lui a salvarmi – ha raccontato il brasiliano – Sono stato veramente male e lui, all'inizio, pensava stessi scherzando. Era mezzanotte passata, eravamo in stanza e mi sono sdraiato per prendere sonno. Ad un certo punto ho avuto delle convulsioni violente e ho perso conoscenza per una trentina di secondi. Ho avuto davvero paura".

7 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views