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Ronaldo: “Ho bisogno di nemici. Ferguson è un padre per me”

Dopo aver svelato che Ashley Cole è stato il difensore più difficile da affrontare, il campione portoghese ha elogiato Mourinho e Zidane, il tecnico ideale per costruire lo spogliatoio”.
A cura di Alessio Morra
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Cristiano Ronaldo si è confessato a Coach Magazine. Il portoghese in una bella intervista senza troppi giri di parole ha detto che, come tanti grandi campioni, lui ha bisogno di nemici, perché grazie a loro riesce a trovare le giuste motivazioni: “Il calcio mi ha insegnato che devo usare le persone negative per motivarmi. Ho davvero bisogno dei miei nemici. Mi hanno aiutato ad ottenere quello che ho vinto”.

Messi, nemico numero uno

Il ‘nemico’ numero uno del portoghese è Leo Messi, con cui da anni si divide titoli, trofei e palloni d’oro. CR7 svela che con Messi non c’è amicizia, ma non c’è nemmeno quell’astio di cui spesso si è parlato: “Messi? Non siamo buoni amici, ma c’è rispetto da entrambe le parti. I media ci attribuiscono una grande rivalità che però in realtà non esiste”.

CR7 su Ashley Cole: "Il difensore più difficile da affrontare"

Dopo aver sorpreso dicendo che il difensore più tosto affrontato in carriera è stato Ashley Cole, ai tempi delle battaglie tra Manchester United e Chelsea: “Il difensore più difficile da affrontare? Ashley Cole lui è uno che non ti fa respirare”, Ronaldo ha elogiato Mourinho, probabilmente il miglior tecnico che ha mai avuto, e Zidane, che rapidamente ha capito lo scorso anno qual era la chiave giusta per risollevare il Real Madrid:

Ho avuto grandi allenatori ma Mourinho è quello che ha sempre analizzato tutto nei minimi dettagli. Zidane è l’esempio perfetto di come si costruisce uno spogliatoio. Lo scorso anno abbiamo finito bene in campionato, abbiamo vinto la Liga e poi ho vinto gli Europei. L’ultima è stata una grande stagione per me e per il Real e lui si è rivelato l’allenatore giusto.

Sir Alex come un secondo padre

Ma una delle persone più importanti per il portoghese è stata Sir Alex Ferguson che il campione del Real Madrid vede quasi come fosse un secondo padre:

Ferguson lo vedo come una figura paterna. Tutti i miei allenatori sono stati importanti, ma quando sono arrivato allo United ero un bambino e mi sono trovato in uno dei club più importanti al mondo. In quel momento avevo bisogno di una guida come Sir Alex.

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