Roma, Sabatini: “Benatia vale 61 milioni. E vogliamo Iturbe”

"Benatia è un grande calciatore della Roma, con noi ha un contratto lungo (in scadenza a giugno 2018, ndr) e da qua non si muove". Le parole del direttore sportivo, Walter Sabatini, arrivano a chiusura di una settimana turbolenta sia per le chiacchiere di calciomercato sia per il mal di pancia del difensore (ex Udinese) pungolato dalla corte serrata di Manchester City e Barcellona, entrambe a caccia di un centrale. Quasi s'è sfiorata la rottura totale tra il club e il calciatore, che solo nelle ultime ore ha fatto parziale retromarcia e smorzato i toni passando dal malumore per l'offerta promessa e non mantenuta dalla società per un adeguamento economico al più laconico "sto bene alla Roma".

La posizione della società. "Benatia parla di promesse disattese ma non è così – ha ammesso Sabatini in conferenza stampa -. Scelse il progetto Roma nonostante altri club gli offrissero contratti più alti con la promessa che gli avremmo ritoccato il contratto. E l'aumento gli è stato proposto, poi è stato maldestramente definito ridicolo… Purtroppo, s'è reso protagonista di qualche commento fuori luogo. Però, siamo tranquilli perché lo consideriamo uno dei punti di forza della squadra ed è reduce da una stagione straordinaria".

Incedibile. Nessuna volontà di sedersi al tavolo delle trattative per negoziare la cessione di Benatia, è questo il concetto che Sabatini ribadisce con forza rifilando una stoccata all'agente del calciatore che definisce "un menestrello abituato a fare certe sparate". Quanto alle cifre circolate (circa 30 milioni), il diesse censura ogni voce in maniera netta: "Benatia è incedibile e vale almeno 61 milioni. Se c'è qualcuno disposto a offrire quella cifra, allora non posso garantire che lui resterà".

Le trattative di calciomercato. C'è un nome in particolare che spicca sul taccuino: Iturbe, l'argentino rivelazione della stagione con il Verona seguito anche dal Napoli e  (soprattutto) dal Real Madrid. "Lo seguiamo con attenzione anche se è un'operazione complessa. Integreremo l'organico anche se sarà molto difficile migliorarlo in qualità. Proveremo a raddoppiare o addirittura triplicare i giocatori per ruolo considerati i tanti impegni che ci aspettano".