Roma, Roberto Pruzzo rivela: “Ho anche pensato di uccidermi!”
Un pezzo di storia del calcio italiano, un idolo di due tifoserie storiche come quelle della Roma e del Genoa, si è raccontato senza "censure" in un libro di prossima pubblicazione. Dopo il volume dedicato a Giuseppe Rossi, cannoniere dei nostri tempi, esce "Bomber. La storia di un numero nove normale (o quasi)": biografia di 185 pagine, tutta dedicata a Roberto Pruzzo. Nel volume, l'ex attaccante parla della sua carriera, partendo dello Scudetto vinto con la Roma di Nils Liedholm fino alla delusione della triste serata dell'Olimpico, quando nel maggio del 1984 la Coppa Campioni evaporò dopo il drammatico errore dagli undici metri di "Ciccio" Graziani. Quella dell'O'Rey di Crocefieschi, soprannome inventato dai tifosi del Grifone durante le sue stagioni sotto la Lanterna, è una storia ricca di emozioni sportive e momenti di sconforto, specialmente dopo il ritiro del 1989: "Ogni tanto penso che sia giunto il momento di togliermi dai c……i, un po' perché sono stanco, un po' perché ho voglia di non rompere più le palle a nessuno – scrive Pruzzo nel libro – Ma poi accadono quelle cose che ti fanno pensare che è più forte lo spirito di sopravvivenza. Come quando mi chiamano i miei amici di Dezza, cacciatori di un paese vicino a Lucca. Amici di tutta una vita, che mi invitano a mangiare i tordi e le beccacce, quelli con cui cazzeggiamo tra uomini, gli stessi che riescono a farmi pensare che forse in fondo è meglio aspettare un altro po'…"
Professione goleador – Dopo aver ricoperto il ruolo di direttore sportivo nel Savona e, in precedenza, aver tentato senza fortuna la carriera di allenatore (allenando anche le giovanili del Genoa, club dove è cresciuto e dove ha esordito in serie A), Roberto Pruzzo racconta in prima persona quello che è stato il suo mondo per molti anni: compagni, avversari e allenatori indimenticabili ma anche successo, fortuna, donne e soldi. Il tutto unito dal filo conduttore dell'emozione di buttar dentro un pallone: cosa che l'ex attaccante faceva molto bene. Nel libro, ovviamente, i tifosi di Genoa e Roma potranno rivivere le gioie dei 195 gol (57 in Liguria e 106 con la maglia giallorossa) segnati da Pruzzo: reti che gli hanno permesso di vincere titoli importanti (oltre al tricolore, quattro Coppe Italia) e di conquistare per ben tre volte il titolo di capocannoniere. Ancora oggi, Pruzzo viene ricordato a Genova, sponda rossoblu, come uno dei bomber più prolifici di tutti i tempi (insieme a Milito, Skuhravy e Aguilera). Dote che l'ex centravanti (pardon, numero nove) portò anche nella Capitale dove, per molto tempo e fino all'arrivo di un "certo" Francesco Totti, rimase per molto tempo il miglior realizzatore giallorosso di tutti i tempi. "Bomber. La storia di un numero nove normale (o quasi)", verrà presentato l'8 dicembre alla fiera della piccola e media editoria al Palazzo dei Congressi di Roma.