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Roma, parla Mazzone: “Spalletti non l’ho mai gradito. Totti? Va fatto giocare sempre”

In occasione del suo ottantesimo compleanno, l’ex allenatore giallorosso coccola il suo pupillo e spara a zero su Spalletti: “Deve darsi una calmata, certi atteggiamenti non mi sono piaciuti”.
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A cura di Alberto Pucci
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La tifoseria giallorossa non lo ha mai dimenticato. Nonostante nella Capitale non sia stato capace di raggiungere traguardi importanti, Carletto Mazzone rimane infatti un simbolo e un pezzo di storia della società romana. Nato all'ombra del Cupolone e da sempre tifoso della "magica", l'ex giocatore e allenatore della Roma ha parlato a margine della festa di compleanno per i suoi 80 anni. Nell'intervista concessa all'emittente Teleradiostereo, Mazzone ha anche toccato l'argomento Spalletti: da settimane nel mirino della critica, anche per alcune sue dichiarazioni davvero poco eleganti. "Spalletti deve darsi una calmata, non l'ho mai gradito – ha attaccato Mazzone – Ha esagerato in diverse situazioni, sia a livello comportamentale che tecnico. Non ho capito perché abbia voluto creare certe situazioni".

In difesa di Totti

Il fiore all'occhiello della sua carriera, rimane il felice rapporto che ha avuto con Francesco Totti nel momento più importante della crescita del "Pupone". Fu Mazzone a credere nel numero 10 giallorosso e ad imporlo all'attenzione dei tifosi italiani. Proprio Luciano Spalletti ha avuto diversi scontri con il capitano romanista nel corso di questi ultimi mesi: "Con Totti ha toccato il record, vuole comandare lui, è il padrone – ha concluso Mazzone – Non condivido alcuni comportamenti di un uomo che vive nel mondo del calcio. Il contratto di Totti? Io un altro anno glielo concederei. È stato bravissimo nella sua esperienza e deve darci un'ultima soddisfazione. Francesco Totti va sempre fatto giocare".

Tra i tanti auguri arrivati a Mazzone, non potevano certo mancare quelli del suo pupillo: "Mister, ci siamo conosciuti che avevo 16 anni, ero un ragazzino – ha scritto Totti sui suoi canali social – Mi hai fatto crescere come uomo e come calciatore. Mi hai difeso, mi hai spronato e mi hai fatto tenere la testa sulle spalle ad un'età difficile. Chissà come sarebbero andate la mia carriera e la mia vita se non ci fossi stato tu".

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