Roma, Pallotta: “Le parole di Tavecchio imbarazzanti e umilianti per l’Italia”
Non si placa l’ondata di indignazione per la gaffe razzista di Carlo Tavecchio. Direttamente da Dallas, dove si trova per seguire la sua squadra impegnata nella Guinness Cup 2014 è intervenuto il presidente della Roma James Pallotta. La società giallorossa già prima dell’uscita del presidente della Lega Nazionale dilettanti su “stranieri e banane”, insieme con la Juventus, non gli aveva garantito il suo appoggio. Una scelta confermata da Pallotta che ha rincarato la dose affermando: “Le parole di Tavecchio sono state imbarazzanti e umilianti. La posizione della Roma è chiara da tempo: non capisco come possa essere candidato alla presidenza. Non è il nostro presidente. E non capisco come ci possano essere club che lo appoggiano".
Anche il Sassuolo nega l'appoggio a Tavecchio
Nel frattempo è salito a 6 il numero dei club della Serie A che ha tolto il suo appoggio a Carlo Tavecchio in vista delle elezioni alla presidenza della Figc. Dopo Juventus, Roma, Sampdoria, Fiorentina e Cesena, anche il Sassuolo ha fatto dietrfront come si afferma in una nota ufficiale pubblicata sul sito del club emiliano: “Il gruppo Mapei, proprietario dell'U.S. Sassuolo Calcio, fedele ai valori che ne hanno da sempre contraddistinto la presenza nel mondo dello sport, ritiene non più sostenibile la candidatura di Carlo Tavecchio".
L'Uefa chiede rispetto per la campagna contro il razzismo
Le parole di Tavecchio hanno ovviamente fatto il giro del mondo come confermato dalla lettera di chiarimento della Fifa alla Figc. Anche la Uefa, massimo organo calcistico europeo è scesa in campo per chiarire la propria posizione. Il tutto attraverso una breve dichiarazione rilasciata all’Adnkronos: “Tutte le federazioni associate alla Uefa hanno sottoscritto la risoluzione ‘European Football United Against Racism' con la quale si sono impegnate a raddoppiare i loro sforzi per eliminare il razzismo dal calcio”
