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Roma, Olimpico: via le barriere. Lotti dialoga con Spalletti e Totti

I muri che dividono le curve dello stadio capitolino saranno rimossi, probabilmente, entro febbraio. Luca Lotti, ministro dello Sport, ha dialogato con dirigenti delle società romane e, in particolare, con due figure chiave: Luciano Spalletti e Francesco Totti.
A cura di Vito Lamorte
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La questione "barriere" allo Stadio Olimpico di Roma potrebbe chiudersi a breve. Dal mese di agosto del 2015 tifosi romanisti e laziali stanno combattendo la loro battaglia contro l’ordinanza del Viminale che puntava a dividere le zone occupate dalle tifoserie organizzate. L'obiettivo era quello di evitare i cambi di posto e controllare meglio, attraverso la videosorveglianza, i due settori. Dal quel momento è partito lo sciopero che ha messo parecchio in difficoltà le due squadre capitoline che hanno giocato spesso in uno stadio semivuoto e con un sostegno minimo rispetto agli standard abituali. Quello che è successo all'Olimpico è un episodio unico nel panorama italiano: nessun altro stadio ha le barriere nelle curve.

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Negli ultimi mesi il "dossier antibarriere" è stato preso in esame dal neoministro dello Sport, Luca Lotti, che dopo il suo insediamento ha definito la scelta di chiudere le curve dello stadio romano "una follia". Per mettere fine a questa vicenda il ministro si è confrontato con l’Osservatorio sul tifo del ministero dell’Interno e il dialogo con Minniti, prima, e le società, poi, potrebbe portare finalmente ad una soluzione. In questa vicenda hanno recitato un ruolo fondamentale i dirigenti delle due società della Capitale ma, soprattutto, due uomini chiave della Roma: Luciano Spalletti e Francesco Totti. I "muri" che dividono le due curve dello stadio romano dovrebbero essere rimossi secondo i tempi tecnici, probabilmente entro febbraio, ma Lotti è stato chiarissimo con Baldissoni e Lotito: "Al primo casino rimettiamo le barriere". A riportare questa notizia è La Repubblica.

Il rapporto tra Lotti e Spalletti

Luca Lotti e Luciano Spalletti hanno una rapporto di amicizia che va al di là della politica. Entrambi provengono dalla provincia empolese e hanno in comune la passione per il calcio. Sia il ministro che il padre sono infatti allenatori dilettanti e sono amici di Spalletti da sempre. Addirittura Lotti ha giocato nel Certaldo, paese natale dell'allenatore della Roma. Luciano ha cercato di convincere l’amico a prendere in mano la vicenda per riportare i tifosi allo stadio e sembra che la soluzione sia a portata di mano. Lotti ha parlato anche Totti e ha messo in chiaro una condizione: "Do una mano a Roma e Lazio a far tornare la gente allo stadio. Ma non devo essere io a parlare con le tifoserie". Il capitano giallorosso ha dato la sua disponibilità per invogliare i tifosi a tornare all'Olimpico.

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