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Roma-Napoli, tutti i dati e le statistiche del big match

Due squadre che si specchiano l’una nell’altra. I giallorossi prediligono le spinte laterali, gli azzurri cercano maggiormente Higuain per le conclusioni in porta. Entrambe cercano il gol all’interno dell’area avversaria e costruiscono la fase offensiva a centrocampo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il campo dirà la sua, in modo imprevedibile come spesso accade ma le statistiche e i numeri possono comunque aiutare a dare una mano per capire come potrà finire Roma-Napoli big match del lunedì che conclude una giornata fondamentale per la rincorsa al secondo posto e al tricolore. Numeri che evidenziano un sostanziale equilibrio tra i giallorossi di Spalletti e gli azzurri di Sarri. Ma difficilmente all'Olimpico finirà in parità: di fronte ci sono i due attacchi più prolifici della Serie A e la posta in palio è troppo alta per accontentarsi di un punto.

Le probabili formazione di Roma-Juve

Partendo dalle probabili formazioni che verranno messe in campo all'Olimpico, il primo dato che salta all'occhio è quanto si somiglino le due squadre: due 4-3-3 speculari nei protagonisti, dove i partenopei si evidenziano leggermente per il numero di gol segnati (57 contro 48) dagli uomini in campo ma che pagano una minor capacità di vincere i duelli in area di rigore (56% vs 55% per i capitolini). Anche la capacità di tirare e di dribblare è speculare nei dati forniti da whoscored.com.
La Roma dovrebbe scendere in campo con Szczesny in porta, Digne, Rudiger (convocato ma in forte dubbio, pronto Zukanovic), Manolas e Florenzi a formare la difesa a quattro; Pjanic, Keita e Nainggolan sulla mediana a supporto delle tre mezze punte o treuqartisti: Perotti, Salah, El Shaarawy.
Il Napoli dovrebbe rispondere con Reina in porta e Ghoulam, Koulibaly, Albiol e Hysaj in difesa. Hamsik, Jorginho e Allan in mediana mentre Insigne e Callejon giocheranno a fianco di sua Maestà Gonzalo Higuain.

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Qui Roma

Gli attacchi della Roma prediligono le spinte laterali. La mancanza di un vero bomber d'area di rigore ha cambiato il modo di giocare dei giallorossi. Dzeko ha deluso, un reale sostituto con le sue caratteristiche non c'è e quindi Spalletti ha dato più responsabilità agli esterni, obbligati a costruire le principali azioni offensive. Non a caso sia a sinistra con il 34% che a destra con il 39%  si imbastiscono le principali azioni d'attacco, costruite per la maggior parte sulla mediana (45%)

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Per quanto riguarda i tiri verso la porta avversaria, il discorso per la Roma cambia radicalmente. E' al centro che il Napoli dovrà stare attento: Pjanic e Nainggolan spesso preferiscono la conclusione, anche da fuori area di rigore (40%) rispetto agli esterni che prediligono o il cross o l'accentrarsi per provare il gol. Anche per la Roma, così come per il Napoli, il 56% dei tiri avviene entro l'area avversaria.

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Qui Napoli

Per la squadra di Maurizio Sarri si preferisce attaccare più dalla sinistra sull'asse Gulham-Hamsik-Insigne: 40% delle volte in cui si affonda, lo si fa da quel lato, preferito a quello destro (31%) e per le vie centrali (29%). La zona nevralgica è il centrocampo, dove si costruiscono e passano quasi tutte le manovre offensive.

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Se si preferisce affondare dall'out mancino, c'è però maggior facilità di tiro per le vie centrali. Il 59% delle conclusioni verso la porta avversaria arriva dal centro, preferibilmente all'interno dell'area di rigore avversaria (il 51% delle volte) anche se è molto alta la percentuale di tiro dalla distanza (45%). Ciò significa che il Napoli ricerca moltissimo la punta centrale, Gonzalo Higuain che non a caso ha già trovato per 30 volte la via del gol.

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