Roma, da Mazzarri a Spalletti: in cinque pronti se salta Garcia
Qualificazione agli ottavi di Champions. Per la Roma è una necessità di natura economica, per Rudi Garcia ha lo stesso valore della linea del Piave. Se i giallorossi non superano la fase a gironi allora il tecnico francese potrebbe non ritrovarsi più sulla panchina capitolina. La sconfitta mortificante – per la prestazione anzitutto poi per le proporzioni della batosta (6-1 al Camp Nou) – contro il Barcellona ha spostato indietro le lancette dell'orologio, fino alle sette sberle prese sul muso contro il Bayern Monaco sette mesi fa. Un trauma dal quale la squadra si riprese a stento ed ebbe riflessi negativi anche sull'andamento in campionato: quella sensazione di assoluta inferiorità permeò buona parte delle prestazioni di Totti&co. fino a mettere a repentaglio la conquista del secondo posto e la qualificazione diretta alla Coppa. Solo un Napoli sciagurato e una Lazio che mollò nella fase cruciale della stagione ‘aiutarono' i capitolini a compiere l'impresa.
Oggi come allora, il tecnico è sul banco degli imputati. Quell'approccio mentale sbagliato, inesistente, molle rispetto all'importanza e al prestigio della partita contro i catalani è stato un insulto, un'offesa ai tifosi, una "figuraccia inaccettabile" come lo ha definito il presidente, Pallota, e ribadito con forza il diesse, Sabatini, nel colloquio a quattr'occhi avuto con l'allenatore subito dopo quella gara da incubo. L'ennesima. E allora l'ultimo appuntamento di Coppa della fase a gironi contro il Bate Borisov è di vitale importanza: sia per la qualificazione, che porterebbe nelle casse della società un bel po' di moneta da investire, sia per il futuro dell'allenatore.
Già, perché senza il passaggio agli ottavi di finale le speranze che il francese possa restare al suo posto si ridurrebbero di molto e arginare il protesta/malumore/diffidenza della piazza diverrebbe impossibile se non offrendo in cambio la ‘testa' dell'uomo ritenuto – a torto e a ragione – massimo responsabile della situazione per quegli errori d'impostazione risultati fatali. Funziona sempre così: quando la squadra non gira – a prescindere dai propri demeriti – chi paga per primo è sempre il tecnico.
Dovesse saltare Garcia, chi arriverebbe nella Capitale? Cinque le opzioni, i nomi caldi, le strade percorribili al momento e ritenute più consone: la prima conduce a una ‘vecchia conoscenza' dell'ambiente, si tratta di Luciano Spalletti e Walter Mazzarri, quest'ultimo molto vicino alla Roma qualche anno fa prima di accettare il trasferimento all'Inter dopo aver chiuso l'avventura a Napoli. E poi ci sono i nomi degli ex ct: Lippi, Prandelli e Capello, ormai libero dagli impegni con la nazionale russa.
