Roma, Keita: “Pepe mi chiamò scimmia, e ora mi ha sputato”
A rovinare l’atmosfera di festa per l’amichevole di lusso tra Roma e Real Madrid nella splendida cornice di Boston, ci hanno pensato Keita e Pepe. Il neocentrocampista giallorosso e il difensore avversario portoghese, ancora prima del fischio d’inizio della seconda sfida della Guinness Cup 2014 si sono resi protagonisti di uno scontro, che solo l’intervento dei compagni ha evitato, degenerasse in rissa. Keita si è rifiutato di stringere la mano all’ex giocatore del Porto, scatenando le proteste dei compagni di quest’ultimo che hanno chiesto chiarimenti al centrocampista. Gli animi si sono surriscaldati, e Keita ha lanciato una bottiglietta d’acqua verso Pepe che è riuscito a scansarla in extremis. A chiarire poi l’accaduto ci ha pensato lo stesso centrocampista maliano al termine dell’amichevole di Dallas che ha visto trionfare la Roma grazie ad un guizzo del sempreverde capitan Totti.
Keita si scusa su Twitter e svela i motivi dello screzio con Pepe
Keita sul suo profilo Twitter ha spiegato i motivi del suo gesto prima di Real Madrid-Roma e del suo rancore verso Pepe. Una situazione che nasce da lontano e da quando il portoghese, durante un clasico di diverse stagioni fa, diede della “scimmia” all’avversario, ottenendo poi una sacrosanta squalifica per insulti razzisti. Keita non ha dimenticato e, oltre chiedere scusa pubblicamente per il lancio della bottiglietta, ha svelato che Pepe, non nuovo ad atteggiamenti antisportivi, si sarebbe ancora una volta reso protagonista di un brutto gesto sfuggito però alle telecamere: “Mi ha chiamato scimmia durante Real-Barcellona, ora non gli ho stretto la mano e lui mi ha sputato dopo che gli ho lanciato la bottiglia. Sono dispiaciuto per il mio comportamento". Ora bisognerà capire se i due saranno comunque puniti per quanto accaduto, anche i base ad un eventuale referto arbitrale.
