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Roma, Gervinho duro con l’Arsenal: “Non hanno creduto in me”

L’ivoriano è tornato in Inghilterra da protagonista dopo la parentesi deludente tra i Gunners che rischiano di aver ceduto al nostro calcio un altro talento incompreso, come Paul Pogba. La rinascita in giallorosso porta la firma di Rudi Garcia suo tecnico già nel Lille campione di Francia.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ultimamente ha fatto parlare più per la sua prematura calvizie, ‘scoperchiata' da una bandana galeotta in campo, ma Gervinho si era già preso Roma lo scorso anno, al suo debutto nel campionato italiano con la maglia giallorossa. Era una scommessa di Rudi Garcia che lo aveva indicato come l'attaccante giusto per il proprio gioco e i propri schemi, senza guardare in faccia a nessuno e nemmeno a quei numeri all'Arsenal che facevano del giocatore un campione a metà: bravo sì, ma senza grande futuro. E invece, l'ivoriano il proprio futuro lo ha riscritto da solo, accettando l'offerta giallorossa, giocandosi le proprie chances e combattendo i luoghi comuni che lo volevano solo corsa e pasticci. Adesso è già entrato nel cuore dei tifosi romanisti che gli perdonano anche qualche ‘veronica' di troppo ma che hanno subito apprezzato quella dedizione assoluta alla causa che ogni volta che scende in campo Gervinho dimostra non risparmiandosi mai.

La rivincita è servita. Lui non ne vorrebbe parlare ma l'esperienza inglese non gli è mai andata giù e la trasferta a Manchester contro il City in Champions è stata anche una rivincita personale. Non contro i Citizens ma contro quel calcio che non l'ha saputo apprezzarne le doti: "Io non ho niente da dimostrare al calcio inglese. A Roma sono rinato come calciatore. Non serbo rancori, posso solo dire che forse all’Arsenal avrebbero dovuto concedermi un po’ di fiducia in più". Parole amare verso uno dei club che ha da sempre fatto della valorizzazione dei giovani campioni il proprio punto di forza.

Dopo Pogba, un altro abbaglio del calcio inglese. E' presto per dirlo ma la strada è quella giusta e Gervais Lombe Yao Kouassi, meglio noto come Gervinho potrebbe diventare il secondo gran giocatore che l'Inghilterra si è fatta sfuggire di mano troppo presto, sbagliandone completamente la valutazione. Un po' come è capitato al Manchester United che si è lasciato scippare Paul Pogba a parametro zero dalla Juventus, così anche la Roma potrbbe aver trovato il jolly lasciate andare via da un Arsenal frettoloso di liberarsene. Per il francese, che oramai è già stato inserito nella storia dei ‘colpacci' della Juventus che lo ha prelevato a costo zero e che oggi potrebbe rivenderlo a non meno di 70 milioni senza alcun problema, la conferma c'è stata in queste stagioni dove ha dimostrato una maturità enorme e delle potenzialità che sono ancora tutte da scoprire.

La Ligue1 col Lilla di Rudi Garcia. Per Gervinho, la strada è ancora lunga ma la via è proprio la stessa perché a 27 anni è nel centro della propria maturità sportiva. E dire che anche il suo talento era esploso nel Lilla, in Francia, conducendo per mano il club transalpino alla sua prima storica vittoria in Ligue1 nel 2011 quando Gervinho era titolare della squadra allenata proprio da Rudi Garcia, con cui segnò in tutte le competizioni e ben 15 volte in campionato. Un amore tra il tecnico e la punta interrotto nel 2012 quando l'Arsenal si presentò con 12 milioni in contanti e acquistò l'ivoriano che però a Londra non visse mai momenti positivi. Gli si chiese da subito di essere l'uomo della svolta e le costanti pressioni e una stampa implacabile lo portarono a concludere il biennio ai Gunners con sole 9 reti in 46 apparizioni.

Il purgatorio inglese e la rinascita con la Roma. Una parabola subito discendente e destinata a infrangersi perché l'Arsenal non aveva più intenzione di puntare ancora su quell'attaccante velocissimo ma inconcludente in area di rigore. Poi la svolta: Rudi Garcia arriva a Roma e nell'estate del 2013 tra i primi acquisti pretesi c'è proprio il suo ex giocatore ai tempi del Lilla. 8 milioni di spesa per Pallotta già ampiamente recuperati. Nella prima stagione in giallorosso l'ivoriano segna 12 gol in 37 presenze tra Serie A e Coppa Italia inserendosi stabilmente nell'attacco romanista. Le sue scorribande nelle difese avversarie ben si sposano con gli schemi del tecnico francese che lo amministra al meglio tra la sapienza delle giocate di Totti e Pjanic, alla robustezza di Strootman prima e Nainggolan poi, in alternativa ad altre soluzioni quali Borriello e Destro. E anche in questa stagione, Gervinho ripaga la fiducia:  solo 7 presenze e già 3 reti all'attivo.

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