Roma, Garcia: “Il nostro obiettivo è l’Europa. Totti? Ha fame di vincere”
"Il nostro obiettivo è l'Europa. E Totti ha ancora tanta fame". Rudi Garcia parla così della sua Roma nell'intervista al quotidiano francese La Voix du Nord. Sorpresa in Italia, alla guida della Roma imbattuta e seconda in campionato. Rivalutato in Francia, dove il miracolo Lille è ancora vivo per gli sportivi transalpini. Tredici giornate, quanto basta per sovvertire le polemiche e le contestazioni estive in ambizioni e massimo sostegno della piazza. "Ai primi allenamenti, c'erano tante auto parcheggiate davanti al centro tecnico, striscioni con insulti. Era una piccola minoranza di tifosi ma rappresentava la delusione generale. C'era grande angoscia e per questo volevo prendere giocatori nuovi anche per dare una scossa psicologica, che all'ambiente serviva". Già, in Serie A è diverso dalla Ligue 1: differenti le aspettative, differente il livello di competitività, differente l'attenzione mediatica. Garcia l'ha sperimentato. "La pressione qui è enorme. Dopo una partita, ci vuole un'ora prima di arrivare in conferenza stampa. Devo rispondere alle domande di 4 televisioni, secondo un ordine preciso, e di un'emittente radio. Quello che a Lille mi portava via 15′, qui richiede almeno un'ora".
Un passo alla volta. "Vincere una partita dopo l'altra è stata la nostra forza. Ci ha dato la spinta per continuare a giocare bene. Avremmo anche potuto vincere le ultime 3 gare, credo. Ora siamo secondi a un punto dalla Juve, che come noi ha fatto un percorso eccezionale. Il nostro obiettivo è l'Europa".
Simbolo. "Quando il mio ingaggio è stato ufficializzato, ho contattato via sms tutti i giocatori. Ad ognuno ho scritto che sarei arrivato e che avrei voluto vincere titoli con loro. Il primo l'ho mandato a Francesco. Ci siamo incontrati quando è tornato dalle vacanze, una persona semplice e umile come solo i grandi possono essere. Volevo sapere se a 37 anni avesse ancora fame, mi ha garantito che è così".
