Roma, Emerson festeggia il derby con un nuovo contratto in giallorosso

Un derby vinto, il quarto di fila contro la Lazio, in una partita gagliarda dove oltre alla qualità è sceso in campo l'agonismo e lo spirito di gruppo che ha trascinato la Roma alla vittoria per 2-0. Non perdendo contatto con la Zona Champions, riprendendo il Milan e tenendo la Juventus a +4 in attesa di eventuali altri cedimenti bianconeri. Il tutto condito da risse a bordo campo, dichiarazioni fuori luogo a fine gara, comunicati ufficiali e ironie da tifosi. E anche da un contratto che oggi ha visto trasformarsi in semplice prestito in un obbligo di riscatto a fine stagione. E' quello di Emerson che con la sua dodicesima presenza in campionato, coincisa proprio con la stracittadina capitolina, dovrà venire riscattato dal club che a giugno dovrà versare 2 milioni al Santos.

Obbligo di riscatto e quinquennale

Per Emerson sarà dunque un derby da ricordare a lungo: vittoria e contratto blindato. Giallorosso è, giallorosso sarà. Il Santos riceverà 2 milioni di euro dalla Roma nella prossima sessione estiva di mercato, mentre per il giocatore ci sarà pronto un rinnovo importante: cinque anni di contratto in giallorosso, a coronamento di un sogno  e a conferma delle ottime qualità del giocatore.

Emozione da derby

Emerson nel derby ha giocato, convinto, dato il proprio contributo. Una gara non come le altre, speciale, tesa, particolare. Nel dopo gara però l'esultanza e la gioia di avere vinto, avere superato la Lazio confermandosi una squadra all'altezza della situazione: "Abbiamo sofferto un po' ma abbiamo fermato l'attacco della Lazio, nel migliore dei modi. Siamo contenti, non abbiamo preso goal, ed era importante perché anche così abbiamo vinto la partita. Io? Sono ancora emozionato, era il mio primo derby ma sono molto contento e ringrazio Dio per questa opportunità".

La cura Spalletti

Per Emerson una conferma importante, nello scacchiere di Luciano Spalletti che lo ha utilizzato all'inizio con il contagocce per poi inserirlo sempre più spesso non appena c'era l'occasione. Al di là dei problemi fisici di inizio stagione, una crescita esponenziale che si sta concretizzando in questi giorni e che ha enormi margini di miglioramento: "Devo tantissimo al Mister. Il primo vero responsabile di questa mia crescita è lui: mi parla sempre, con me e tutto lo staff. Dà una mano a tutti".