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Roma-Cska, sicurezza negli stadi: steward picchiati per 37 euro (foto)

La denuncia arriva da uno degli addetti volontari nello Stadio Olimpico vittima dell’aggressione dei tifosi russi durante la partita.
A cura di Alessio Pediglieri
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Le immagini degli scontri all'Olimpico di Roma durante Roma-CSKA hanno riaperto la annosa piaga della sicurezza negli stadi, soprattutto italiani. Quando i tifosi russi hanno deciso di vendicarsi delle aggressioni dei tifosi giallorossi alzando le mani e picchiando gli steward posti a ‘cordone' per limitarne i movimenti, i poveri malcapitati hanno subito l'aggressione incapaci di difendersi in attesa – inutile – dell'intervento della polizia. Scene imbarazzanti per tutta l'Italia del calcio e che saranno al vaglio federale per stabilire come migliorare, insieme all'Uefa, le norme anti violenza. Gli steward infatti, sono stati introdotti negli impianti per garantire  la tranquillità dei tifosi, permettere loro di avere informazioni utili, denunciare alle autorità competenti e alle forze dell'ordine eventuali scalmanati. Non hanno alcun titolo per rispondere alle provocazioni e, soprattutto,  non posseggono alcun tipo di arma di difesa.

Gli scontri dentro lo stadio

La polizia ha impiegato almeno cinque minuti buoni prima di intervenire. Una eternità. Se solo si immagina quanto siano lunghi 300 secondi mentre qualcuno di picchia, solo così si può capire la gravità dell'accaduto. Come sugli spalti dello Stadio Olimpico in occasione del match di Champions league tra Roma e CSKA Mosca stravinto dai capitolini in campo per 5-1 ma perso – ancora una volta – dalle autorità italiane in una pessima figura internazionale. Quando i più focosi supporters russi hanno iniziato a picchiare e tirar calci chi c'è andato di mezzo sono stati i volontari che per soli 37 euro a partita si impegnano a stare sui gradoni degli stadi italiani per coadiuvare le forze dell'ordine. Che questa volta non li hanno tutelati.

La testimonianza diretta

La denuncia arriva direttamente dai loro racconti: "Sono amareggiato, come i miei colleghi, siamo esposti a rischi elevati. C'è bisogno di una maggiore sicurezza all'interno dello stadio. Era un agguato studiato a tavolino e la polizia è intervenuta almeno 5 minuti dopo l'inizio dei tafferugli. Non siamo addestrati per le sommosse e alcuni sono andati nel panico, altri a terra feriti. Non so proprio perchè i tifosi ospiti fossero così vicini ai romanisti, non è mai successo prima".

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