Roma, Castan ancora fermo ma Sabatini assicura: “Fra poco torna”
Non sembra cessare l'allarme attorno alle condizioni fisiche di Leandro Castan fermo in infermeria in pratica da inzio stagione. Nulla di particolarmente grave come alcune voci infondate e senza controllo erano circolate nelle scorse settimane ma l'assenza costante del difensore brasiliano ha fatto e sta facendo discutere. tanto che sull'argomento è stato costretto ad intervenire anche il direttore sportivo dei giallorossi, Walter Sabatini che ha provato a dare spiegazioni sull'assenza forzata del giocatore in un reparto in cui Garcia sta facendo fatica a mantenere alta la qualità. Il dirigente romanista non entra nel merito della delicata questione clinica ma assicura che il club sta seguendo il giocatore nel suo iter verso il recupero dopo aver riscontrato un problema congenito che lo ha lasciato lontano dai campi di calcio. Nessun rischio per la salute di Castan e nemmeno per la sua carriera, ma semplicemente una serie di controlli e monitoraggio che servono perché tutto si risolvi nel migliore dei modi e definitivamente.
Problemi congeniti. La Roma ci ha puntato fortissimo e al momento si è ritrovata spiazzata: Leandro Castan era il nome giusto cui affidare il reparto difensivo all'indomani della partenza di Benatia ma il brasiliano è stato fermato da problemi fisici che ancora oggi lo costringono a restare lontano dai campi di calcio. Sotto stretta osservazione dello staff medico romanista che monitora la situazione giorno dopo giorno cercando di rimettere in condizione il difensore. Walter Sabatini è stato chiaro intervendo sul delicato argomento: nessun problema grave di salute, nessun rischio per la carriera del giocatore, solamente calma e accortezza nella valutazione delle situazioni: "Leandro Castan ha un piccolo problema congenito che si è manifestato a 26 anni ma la sua carriera non è minimamente a rischio. Tornerà a giocare abbastanza presto e con la Roma. Ho sentito tante illazioni tragiche, presto faremo un comunicato esaustivo. Castan rimarrà con noi quanto vorrà"
Obiettivo tricolore. Il direttore sportivo è poi intervenuto anche sullo stato attuale del club giallorosso, della squadra,delle ambizioni e degli obiettivi preposti ad inizio anno. Come lo scudetto, così come ha recentemente confermato anche Francesco Totti e attorno al quale lo stesso Garcia è uscito allo scoperto: "Può essere l'anno giusto per vincerlo. Quella di Garcia è un'affermazione convinta ed io l'ho condivisa. Dobbiamo accettare di uscire da un'omologazione che vede tutti non prendersi responsabilità. Il nostro allenatore ha detto una cosa alla quale crede e alla quale devono credere i nostri giocatori"
