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Roma, c’è anche un bimbo prodigio: Pietro Tomaselli (video)

Ha solo 9 anni ma le sue prodezze hanno già fatto il giro del web, spingendo i maggiori club europei ad interessarsi. Ma tra Real, Barcellona, Arsenal e United si è infilato il club giallorosso che ha tesserato il piccolo belga di origini italiane.
A cura di Alessio Pediglieri
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Da settimane si parla di una Roma che guarda al futuro. una campagna estiva all'insegna dei giovani di talento, così come quella invernale dove Walter Sabatini ha fatto incetta di Under20 in giro per il mondo per poi piazzarli tra la Primavera e altri club di seconda e terza fascia per farsi le ossa in attesa di ritornare in prima squadra da protagonisti. Ma qui siamo davvero all'investimento per un futuro a lunghissimo termine perché si tratta di un ragazzino di appena 9 anni che però sta già facendo parlare di sè come il nuovo ‘prodigio' del calcio europeo. Che i giallorossi – ovviamente – hanno subito messo sotto contratto in attesa che il ragazzo cresca e confermi quanto di buono oggi si vede soprattutto sui video della rete dove è già diventato un fenomeno a tutti gli effetti.

Il fenomeno che la Roma ha scippato a mezza Europa

Lui si chiama Pietro Tomaselli ed è conosciuto oramai come un vero e proprio bambino prodigio di 9 anni. Nell'epoca dei social network e degli smartphone la fama e la gloria lo hanno decisamente preceduto visto che ancor prima di calcare i campi di Trigoria, i video di Youtube avevano già immortalato le sue gesta per il popolo della rete. Negli ultimi mesi, infatti, le prodezze col pallone del ragazzino belga, ma di origini italiane, sono diventate un piccolo caso internazionale che ha coinvolto gli osservatori dei maggiori club europei. Tra i tanti club richiamati dalle gesta del giovane Tomaselli c'è anche la Roma e come oramai sempre più spesso avvade al club di Pallotta, i giallorossi hanno battuto la concorrenza dei club europei più prestigiosi.

Sullo stesso campo di De Rossi e Totti

Tutti lo volevano, dal Barcellona e il Real Madrid in Spagna, all'Arsenal, il Manchester United e City in Inghilterra. Oltre al Milan, in Italia. E invece è finito in Capitale. Adesso Pietro è ad allenarsi sui campi di De Rossi e di Totti, campioni che in giallorosso hanno segnato pagine indimenticabili e che sono l'emblema del vivaio romanista. Una strada lunga e difficile che non mancherà di problemi e ostilità ma che potrebbe diventare il trampolino di lancio sia personale che professionale, vicino a tanti campioni che potranno aiutare Pietro a crescere dentro e fuori dal campo.

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