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Roma-Bayern Monaco 1-7: sotto i colpi dei tedeschi, i giallorossi si sfaldano (foto)

Tabellino clamoroso: i tedeschi si ritrovano già 5-0 dopo 38′ minuti di gioco facendo dei giallorossi ciò che vogliono. Piccola reazione nel secondo tempo con un palo e gol di Gervinho, prima del ‘settebello’ siglato da Shaqiri. A segno anche Robben (doppietta), Muller, Goetze, Lewandowski e Ribery.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dura 9 minuti il sogno della Roma di poter fare risultato contro un Bayern mostruoso che ha reso la vittoria all'Olimpico una semplice formalità. Il tabellino si è fermato sull'1-7, ma potevano essere anche di più le reti al passivo per i padroni di casa. In un revival casalingo di ciò che accadde nell'aprile del 2007 quando i giallorossi vennero sommersi da una grandinata di gol a Manchester, sponda United con i diavoli rossi trascinati da un debordante Cristiano Ronaldo, che vinsero anche in quel caso con un clamoroso 7-1. I bavaresi hanno dominato, rispolverando il bel gioco fatto di possesso, pressing e tocchi di prima, tanto caro a Guardiola che nella serata di Champions non sbaglia una mossa. I bavaresi ‘passeggiano' sui giallorossi e si ritrovano 3-0 già dopo 25 minuti di gioco, con i padroni di casa che entrano ben presto in confusione tattica, raddoppiando sempre sui possessori di palla avversari e lasciando spazi letali alla velocità di Robben e compagni che ogni volta che affondano trovano la via del gol. Dunque, adesso si complica il proseguo di Champions dei giallorossi che possono solo gioire per la mancata vittoria del Manchester City a Mosca (gli inglesi vincevano 2-0 si sono fatti raggiungere sul 2-2) e anche la differenza reti che era positiva grazie alla goleada al CSKA inizia a farsi pesante. C'è comunque poco da recriminare a Garcia: la Roma messa in campo oggi era la migliore che potesse schierare, ma contro un Bayern in grande spolvero c'è stato poco o nulla da fare.

Primo tempo: Bayern dilagante, Roma subito ko

Inizio convinto per i giallorossi. Garcia schiera una Roma tutta polmoni e corsa con Iturbe e Gervinho dal primo minuto con capitan Totti in appoggio per provare a superare in velocità la difesa tedesca che è tra le meno battute d'Europa e che schiera in centro l'ex di turno, Benatia. Guardiola risponde con robben e Lewandowski in attacco per continuare il trend positivo iniziato in Bundesliga e che deve continuare in Europa. In caso di successo all'Olimpico infatti per i bavaresi la qualificazione sarebbe quasi cosa fatta. Ne nasce una sfida fisica che nei primi minuti nella bolgia di uno stadio tutto esaurito mostra i giallorossi scesi in campo con il piglio giusto, facendo pressing a centrocampo e provando subito ad innescare Gervinho.

Vantaggio con Robben. Il Bayern ci mette un po' a prendere le misure ai giallorossi ma non molto perché al primo vero affondo riesce subito a portarsi in vantaggio: all'8′ minuto Robben sguscia in area romanista e piazza un sinistro a giro sul secondo palo sul quale De Sanctis non ci arriva e gelando un Olimpico che stenta a crederci. La risposta della squadra c'è e un minuto dopo Gervinho impegna Neuer alla parata della sarata, seguito da De Sanctis che al 13′ salva tutto su Lewandowski. Squadre che continuano a sfidarsi a viso scoperto, con capovolgimenti di fronte continui a favore dello spettacolo.

Uno-due Goetze-Lewandowski. La Roma prova a reagire costruendo gioco ma il Bayernv di Guardiola è disposto benissimo in campo. Pressing alto sui portatori di palla e idee confuse per i giocatori di Garcia che raddoppiano sempre in fase difensiva lasciando però spazi enormi ai tedeschi. Che non accelerano mai la manovra, avvolgente e fitta di passaggi. I padroni di casa si affidano ai lanci lunghi per Gervinho ma è scelta sterile. Non quella dei bavaresi che al 22′ fanno 2-0 con una azione tutta di prima, Goetze-Robben-Goetze che non sbaglia lasciando di sasso De Sanctis. Il colpo del ko arriva 3 minuti dopo, su cross in area per la testa di Lewandowski che supera tutti e insacca per il 3-0.

5-0, tedeschi che non si fermano. La sconfitta assume i contorni della disfatta. La Roma prova a continuare a fare il proprio gioco senza abbassare la testa ma il Bayern finisce per dilagare in maniera impressionante. il poker arriva al 29′ ancora su un taglio di Robben che sbuccia la difesa giallorossa come una mela e di prima intenzione supera De Sanctis. Che al 35′ deve raccogliere anche la palla dello 0-5 dopo il rigore segnato da Muller. La partita si spegne per la Roma trascinata da un pubblico encomiabile che non smette di supportare i propri beniamini che vanno all'intervallo a riposo sotto una valanga di reti.

Secondo tempo: lampo Gervinho

La Roma continua la propria partita. Rudi Garcia cambia le carte in tavola togliendo dal campo uno spento Cole e il Capitano, Francesco Totti, forse per evitare al numero 10 l'umiliazione di restare fino al 90′ in una gara oramai evidentemente compromessa. Al loro posto forze nuove, con Holebas e Florenzi. I giallorossi continuano a giocare come sanno fare, con una manovra forse un po' troppo lavorata ma costante. Al di là del risultato pesantissimo, non sfigurano davanti al Bayern soprattutto quando la squadra di Guardiola dimostra di potersi anche accontentare di una manita servita nei primi 40 minuti di gioco. Anche per provare ad essere riconoscenti verso un pubblico incredibile (3,7 milioni di incasso) i giocatori di Garcia non perdono la testa e anche quando sale la tensione per un fallo non fischiato a Gervinho, tutto ritorna prontamente nei ranghi.

Lampo Gervinho, ma Ribery-Shaqiri non perdonano. Insistendo a spingersi in avanti, i giallorossi riescono anche a trovare il gol proprio con l'ivoriano dopo che lo stesso attaccante aveva colpito un clamoroso palo. Al 65′ il colpo di testa è quello giusto per superare Neuer che aveva un minuto prima tolto la gioia della rete dai piedi di Florenzi. Gli animi giallorossi esultano ma quando il Bayern si ridesta e accenna in parte la manovra dei primi 45 minuti di gioco, tutto rientra nella normalità di una manifesta superiorità: al 33′  e al 34′ ci pensano i neo entrati Ribery e Shaqiri a ristabilire le distanze e a mandare tutti definitivamente sotto le docce.

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