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Roberto Donadoni rischia il carcere, per lavori abusivi nella sua masseria

La Procura di Brindisi ha chiesto sette mesi di carcere per l’allenatore del Parma e per sua moglie. Donadoni e la Radice sono accusati di lottizzazione abusiva.
A cura di Alessio Morra
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La Procura di Brinidisi ha chiesto sette mesi di carcere per l'allenatore del Parma e per sua moglie. Donadoni e la Radice sono accusati di lottizzazione abusiva.

L’allenatore del Parma Roberto Donadoni è nei guai. La Procura di Brindisi ha chiesto sette mesi di carcere per l’ex tecnico della Nazionale e per sua moglie, Cristina Radice. I due sono accusati di lottizzazione abusiva, a Savelletri di Fasano. Il pm Costantini ha chiesto anche la confisca della tenuta e una multa di 45.000 euro per entrambi. Secondo l’accusa la piscina e il frazionamento dell’edificio non sono conformi alle autorizzazioni ricevute per quelle opere, inoltre il frazionamento dell’edificio violerebbe anche la destinazione urbanistica dell’area. Le indagini, condotte dal pm Antonio Costantini, già nel novembre del 2009 portarono al sequestro della masseria ‘Monsignore’. Donadoni e la moglie non sono i soli ad essere finiti sul banco degli imputati. Oronzo Velo, titolare della ditta edile che eseguì i lavori ritenuti abusivi, e Antonello Carrieri, dirigente del settore Urbanistica del Comune di Fasano e il geometra Gallo rischiano dai 6 ai 9 mesi di reclusione e multe tra i 25mila e i 55mila euro.

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