23 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La rivincita di Higuain. Napoli: Hamsik è una ‘gemma azzurra’, Mertens dà la scossa

Due reti del Pipita ammutoliscono il San Paolo che, però, riprende vigore con la rimonta dei ragazzi di Sarri ma il 3-2 non basta per accedere alla finale. Allegri la prepara benissimo. Ottime prestazioni di Diawara e Insigne. Chiriches e Cuadrado da matita blu.
A cura di Vito Lamorte
23 CONDIVISIONI

La semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Napoli e Juventus vede i partenopei trionfare per 3 a 2 ma la qualificazione alla finale viene ottenuta dai bianconeri di Massimiliano Allegri in virtù della vittoria nella gara d'andata (3-1). Partita bellissima al San Paolo con la Vecchia Signora in vantaggio per due volte con Gonzalo Higuain e gli azzurri costretti ad inseguire fino al sorpasso che vale poco quanto nulla. Il "nemico pubblico numero uno" della tifoseria azzurra si è preso una bella rivincita sui suoi ex tifosi e ha messo a segno la quarta rete in quattro gare contro la vecchia squadra. I bianconeri si prendono la terza finale di Coppa Italia consecutiva e come nella stagione 2014/2015 e 2003/2004 sfiderà la Lazio.

Immagine

A differenza della gara di domenica entrambi i tecnici portano dei cambiamenti nell'undici titolare: Maurizio Sarri inserisce Chiriches, Ghoulam, Zielinski, Diawara e Milik per Raul Albiol, Strinic, Allan, Jorginho e Mertens mentre Max Allegri lancia Neto, Dani Alves, Benatia, Alex Sandro, Rincon, Cuadrado, Dybala e Sturaro per Buffon, Lichsteiner, Chiellini, Asamoah, Pjanic, Lemina, Marchisio e Mandzukic. Il tecnico livornese aveva promesso 8 cambi in conferenza stampa e così è stato: la rosa della Juve può permettere di ruotare con una certa facilità gli uomini e presentarsi, comunque, con un undici importante.

Top

Gonzalo Higuain. La stessa accoglienza del San Paolo in quattro giorni: fischi assordanti e lui contro un popolo. Questa situazione avrebbe buttato giù un bisonte ma lui ha dato il giusto peso a tutto: un applauso verso i distinti domenica, un indice puntato alla tribuna nel riscaldamento di stasera, un destro dai 20 mt che si insacca alla destra di Reina e uno sotto la traversa che decreta il passaggio in finale della Juventus. Dove sono quelli che parlavano di crisi per qualche gara senza goal? Così, per sapere. Bomber.

Marek Hamsik. Dopo la rete di domenica bissa nella serata di Coppa Italia con un piattone sul primo palo che Neto ha visto solo finire nel sacco. Ora sono 112 i goal del capitano azzurro e Diego Armando è a solo 2 lunghezze ormai. Questo ragazzo arrivato da Banská Bystrica è sempre più nella storia del Napoli Calcio. "Gemma azzurra".

Massimiliano Allegri. Azzecca tutte le scelte. Lo aveva detto in conferenza e lo ha fatto: 8 cambi e la squadra è salita di 20/30 metri. Max sta portando avanti l'ennesima stagione da condottiero indiscusso e, nonostante ciò, riceve critiche ciclicamente anche dai suoi tifosi: inspiegabile.

Amadou Diawara. Questo ragazzo è incredibile: gioca le partite importanti con una spensieratezza e con una semplicità che spesso gli costano qualche errore ma è un gigante in mezzo al campo. Una forza della natura con una grande personalità.

Lorenzo Insigne. Si prende le responsabilità da giocatore vero soprattutto nella fase in cui il Napoli deve recuperare ed è ovunque: parte dalla sua posizione e svaria su tutta la zona della trequarti per farsi dare la palla e creare gioco. La rete del 3-2 illude il San Paolo per un'ipotetica rimonta finale ma la gara di stasera sancisce una importante crescita sua e della squadra di Sarri. Sarebbe folle non rinnovargli il contratto.

Dries Mertens. Fa cambiare passo ai suoi segnando dopo 10 secondi dal suo ingresso: il folletto belga è fondamentale nello scacchiere azzurro. Nel finale viene dirottato a sinistra con l'ingresso di Pavoetti ma non riesce più a impegnare Neto. Rincorre gli avversari, fa sponde, crea e cerca gli spazi per andare in porta. Tarantolato.

Flop

Josè Maria Callejon. Non è il solito motorino che va giù e su sulla fascia destra. Stenta contro Alex Sandro e quando deve buttarla dentro da pochi passi manca di freddezza e calcia su Neto. Caparbio nell'assist a Insigne ma non incide come sempre.

Juan Cuadrado. È uno dei calciatori che riesce sempre a dare la scossa alla Vecchia Signora ma quel suo vizietto di accentuare le cadute, come se venisse colpito da un cecchino delle forze speciali dal tetto del San Paolo, gli costa la maglia nera. Giorgio Cagnotto.

Vlad Chiriches. Una delle due palle giocate incomprensibilmente nella zona centrale nel primo tempo costa la prima rete della Juventus. Il centrale rumeno non ha sostituito degnamente Raul Albiol, che domenica è stato un gigante.

Pepe Reina. La prima rete di Higuain lo trova fuori posizione e in ritardo. Dopo l'errore in uscita dell'andata, eccone un altro. Lavorare con lentezza.

Neto. Dopo due ottimi interventi su Callejon e Milik mette in mostra un paio di stop poco eleganti per la categoria. Rimandato.

23 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views