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River Plate nel mirino dell’antidoping, rischio squalifiche fino a 2 anni

Anche alcune delle stelle dei Millonarios sarebbero risultate positive a controlli effettuati dopo le partite di Copa Libertadores. Eventuali squalifiche potrebbero influire sul mercato e fare saltare trasferimenti come quello di Driussi allo Zenit San Pietroburgo.
A cura di Marco Beltrami
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Bufera all'orizzonte per il River Plate. La popolare squadra argentina rischia seriamente di ritrovarsi coinvolta in uno scandalo legato al possibile utilizzo di sostanze illecite. Il dipartimento antidoping della CONMEBOL, ovvero la Confederazione sudamericana, avrebbe inviato ai Millonarios due notifiche relative ai controlli effettuati su due calciatori. Il primo è il giovane talento Lucas Martinez Qarta che sarebbe risultato positivo ad un controllo effettuato il 10 maggio scorso, mentre il secondo si riferisce a Camilo Mayada ed è relativo a pochi giorni più tardi.  Il tutto riguarda determinate partite di Coppa Libertadores con le analisi che avrebbero rilevato la presenza di un diuretico proibito ai calciatori.

Le stelle del River positive ai controlli antidoping

Ma nel mirino dell'antidoping come evidenziato da Gazzetta.it potrebbero esserci anche altri giocatori, alcuni dei quali molto popolari come Alario e Driussi al centro di numerose voci di calciomercato. Il farmaco galeotto rilevato sarebbe l’idroclorotiazide, ovvero una sostanza diuretica appartenente alla classe delle benzotiazidi. L'Agenzia Mondiale Antidoping avrebbe bandito lo stesso in quanto può essere utilizzato per "coprire" ulteriori sostanze dopandi. Il River ha negato tutte le accuse, facendo riferimento ad alcuni integratori che sarebbero stati "contaminati".

Il rischio squalifiche incide sul mercato: salta Driussi allo Zenit?

Entro lunedì è attesa una relazione da presentare alla CONMEBOL per spiegare l'accaduto. Nel frattempo la società non rischia l'esclusione dalla Copa, ma provvedimenti nei confronti dei giocatori coinvolti che potrebbero essere sanzionati con squalifiche fino a 2 anni. Una prospettiva che preoccupa e non poco comunque sia il club argentino, sia altre società, in primis lo Zenit San Pietroburgo. La società russa che ha affidato la panchina a Roberto Mancini ha infatti raggiunto un accordo di massima per l'acquisto del talento Driussi che però potrebbe incappare in una squalifica che gli precluderebbe dunque il trasferimento.

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