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Retroscena di mercato, Kishna: “No a Juve, Roma e Arsenal per la Lazio”

L’esterno d’attacco olandese racconta la scelta fatta qualche mese fa: l’ex Ajax convinto dalle parole del ds Tare e del tecnico Pioli. “Mi fecero sentire importante, capii che la Lazio avrebbe voluto puntare su di me”
A cura di Maurizio De Santis
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Kishna esulta dopo il gol al Bologna
Kishna esulta dopo il gol al Bologna

"Ho detto no all'Arsenal, alla Juventus e alla Roma per la Lazio". Ricardo Kishna, talento dell'Ajax che le trama di mercato di Mino Raiola (agente del calciatore) ha condotto sotto il Cupolone. Vent'anni, ala sinistra, duttile abbastanza da poter ricoprire tutti i ruoli nel tridente d'attacco, un gol in campionato finora su 4 presenze, l'Europa League come vetrina per mettersi in mostra e affinare la propria tecnico. Originario del Suriname, l'esterno olandese è l'ennesimo prodotto della scuola dei ‘lancieri', ai microfoni di ‘ELF Voetbal' rivela il retroscena di mercato che lo ha visto protagonista nei mesi scorsi quando a mettere un punto fermo al chiacchiericcio delle trattative (vere o presunte), dei sondaggi svolti da altri club ci ha pensato la società bianco-celeste dando un'accelerata all'operazione.

Decisivo al riguardo fu l'incontro con il direttore sportivo, Tare, e l'allenatore, Pioli, capaci di convincere entourage e calciatore. "Quando li ho conosciuti mi trovavo a Bruxelles. Fu un dialogo molto positivo, mostrarono grande interesse e mi convinsero subito – ha ammesso Kishna -. Perché? Mi fecero sentire importante, capii che la Lazio avrebbe voluto puntare su di me. Il fatto che fossi un calciatore molto duttile, che in attacco può giocare in qualsiasi posizione, è stato sicuramente un fattore importante".

Dietro le quinte. "La mia è stata una scelta convinta e decisa – ha concluso il calciatore olandese -. Basta pensare che per accettare la proposta della Lazio ho messo da parte le offerte che mi arrivavano dall'Inghilterra (l'Arsenal) e dalla stessa Italia, con Juventus e Roma che pure s'erano interessate a me. Perché questa scelta? Seguivo da tempo il campionato italiano e mi piaceva il gioco della Lazio. Ho pensato che fosse quello più adatto a me, alle mie caratteristiche".

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